Cultura
Bolivia: appello dei vescovi perché Paese torni alla pace
Di fronte alla crescente crisi in Bolivia, la Conferenza Episcopale boliviana (CEB) ha lanciato un appello a governo e organizzazioni mobilitate per proteste di piazza
di Redazione
Di fronte alla crescente crisi in Bolivia, la Conferenza Episcopale boliviana (CEB) ha lanciato un appello al governo e alle organizzazioni che si sono mobilitate per proteste di piazza negli ultimi giorni perchè si assumano la responsabilità di trovare urgentemente una soluzione. La «preoccupazione» della Chiesa è stata espressa dal n.2 della Ceb, il vescovo di El Alto, Jesus Juarez, che però ha manifestato anche la «fiducia» che si possa trovare una soluzione dei problemi sul tavolo «nell?ambito democratico». «Chiediamo ai poteri legislativo ed esecutivo che si assumano l?enorme responsabilità che hanno nei confronti del Paese. Le loro decisioni avranno un carattere storico per la messa a tema dei problemi e potranno contribuire a superare il clima di conflitto che stiamo vivendo o invece ad aggravarlo con conseguenze imprevedibili», ha detto Juarez. Anche i leader delle organizzazioni sociali, politiche e civili devono «assumersi le loro responsabilità attraverso un cambiamento di atteggiamento per poter determinare condizioni costruttive e pacifiche a beneficio di tutto il Paese», ha aggiunto.”Da qualsiasi parte venga la violenza, provoca solo maggior dolore e sofferenza; speriamo che i mezzi di comunicazione insieme al loro lavoro d?informazione contribuiscano a creare un?atmosfera adeguata per arrivare al compromesso che si cerca», ha detto ancora il vescovo, ricordando che «le grandi sfide che ha davanti il Paese, come la povertà e l?esclusione, sono ancora presenti» e devono essere affrontate partendo da principi di giustizia sociale, rispetto della vita, della libertà e della democrazia, di unità e solidarietà». Sulla possibilità che la Chiesa funga da mediatrice del conflitto, il presidente della Conferenza episcopale, l?arcivescovo di La Paz Edmundo Abastoflor, ha chiarito che nessuno l?ha ancora chiesto ma «se questa richiesta verrà formulata, dovremo prenderla in considerazione, come sempre abbiamo fatto anche in altre occasioni».
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