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Per Clementina scrivete a perclementina@virgilio.it

L’Associazione ONG Italiane invita tutti a mandare un messaggio a perclementina@virgilio.it per farle sentire la nostra vicinanza

di Redazione

Non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo rassegnarci al numero impressionante delle vittime, dei feriti, dei rapiti in Afghanistan, in Iraq e negli altri Paesi a cui la quotidianità delle notizie ci hanno abituati. Sono individui, persone con un nome, una storia, spesso un impegno totale “in carne ed ossa” per la pace e per la giustizia. Come Clementina Cantoni.

Non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo lasciar sola una madre ad urlare il suo dolore e la sua angoscia, perché la sua deve essere anche la nostra angoscia. Quella che si prova per la sorte una figlia, di una sorella e di una donna che ha liberamente deciso di spendersi con passione al fianco di donne e bambini stremati da anni di guerra e violenze, e che oggi si vede negata questa libertà.

Non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo far mancare il nostro messaggio di solidarietà ai tanti volontari all?opera in tutto il mondo, per ricordare loro che ci siamo e che ci impegniamo a fare ancora di più e ancora meglio la nostra parte per costruire Pace e Giustizia. Con le nostre braccia, le nostre idee e i nostri progetti, e con la nostra voce, perchè anche questo conta per loro e sollecita le nostre istituzioni a non risparmiarsi. Che sia la voce forte, alta, continua di tutti coloro che ripudiano la violenza, condannano il terrorismo e aborriscono ogni violazione dei diritti delle persone.

Non possiamo, non vogliamo e non dobbiamo far mancare il nostro sostegno a CARE, rafforzando la sua voce con la nostra. Quando la vita e la libertà di una persona vengono violate, qualunque sia la sua nazionalità o la sua appartenenza, la nostra indignazione è la medesima. E? la stessa che abbiamo provato per le Simone, per Giuliana, per Manhaz, per Ra?ad, per Enzo Baldoni, per Fabrizio Quattrocchi e che continuiamo a provare oggi per Florence Aubenas, per Hussein Hanoun, per Ingrid Betancourt, per Aung San Suu Kyi.

Clementina deve tornare libera: scriviamolo per ricordarle e farle sentire che non è sola, che siamo in tanti a gridarlo con forza e trepidazione perché sia presto restituita alla sua vita, al suo lavoro, alle donne di Kabul.

Sergio Marelli
Presidente Associazione ONG Italiane
L?Associazione ONG Italiane invita tutti a mandare un messaggio all’indirizzo perclementina@virgilio.it. Con la collaborazione di Vita daremo voce ogni giorno ai messaggi più significativi, che saranno pubblicati insieme al continuo aggiornamento sul numero di messaggi pervenuti

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