Territori

L’economia dal volto umano protagonista a San Lazzaro di Savena

Prima edizione del Festival dell'Economia sociale in programma il 13 e 14 settembre. Il comune del bolognese è da tempo un territorio laboratorio. Focus su modelli ed esperienze con al centro «le persone e non i profitti», come ricorda la sindaca Marilena Pillati. Grazie ai diversi interlocutori si immaginerà un futuro che sia sempre più sostenibile, inclusivo e comunitario

di Redazione

Immaginate un centro sociale con volontari e associazioni, immaginate una comunità che decide di non arrendersi alla logica del profitto, ma che sceglie di guardare avanti, di sperimentare nuove forme di stare assieme.
È quello che accadrà a San Lazzaro di Savena il 13 e 14 settembre, quando prenderà vita la prima edizione del Festival dell’Economia Sociale (qui il programma)

Le persone non il profitto

Non un semplice cartellone di eventi, ma un invito: provare a pensare un’economia che non misuri il successo solo con i numeri, ma con la capacità di generare benessere collettivo. In un tempo in cui i giornali raccontano l’aumento del carovita, gli affitti insostenibili per il ceto medio, la sanità che rischia di diventare sempre meno accessibile con un futuro che sembra riservato a pochi privilegiati, San Lazzaro sceglie un’altra strada. Una strada che, come ricorda la sindaca Marilena Pillati, mette al centro «le persone, non il profitto».

Non è un caso che tutto questo accada qui. San Lazzaro è da anni un territorio laboratorio, fatto di piccole e grandi esperienze che raccontano già oggi un’economia diversa: gli empori solidali che garantiscono dignità nella spesa quotidiana, i centri per il riuso che trasformano gli scarti in risorse, i mercati di produttori locali che restituiscono valore al lavoro e alla terra, i centri sociali che mantengono viva la cultura e la socialità, una fattoria pronta a diventare di comunità. Tessere di un mosaico che, messe insieme, raccontano un modello possibile.

Il festival proverà a fare un passo in più: trasformare questa vitalità diffusa in una visione comune, più accessibile e condivisa. Sul palco si alterneranno amministratori, esperti, manager e protagonisti del mondo cooperativo per discutere di lavoro, welfare, sostenibilità, innovazione sociale. Ma soprattutto per dire ad alta voce che esiste un’altra via: un’economia che non concentra ricchezza, ma la redistribuisce; che non lascia indietro, ma accompagna; che non divora risorse, ma le rigenera.

Cantiere di futuro

San Lazzaro, con questo festival, si candida a essere un cantiere di futuro. Perché qui non si parla solo di modelli teorici, ma di vite reali, di comunità che ogni giorno costruiscono risposte concrete. In un mondo dove il futuro sembra spesso un lusso per pochi, San Lazzaro vuole dimostrare che un futuro diverso è possibile, e inizia da vicino, nei territori, nelle persone, nelle scelte quotidiane.

Nell’immagine in apertura la piazza principale di San Lazzaro di Savena – By Zolli – Own work, CC BY-SA 4.0

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