Cultura
Si è chiuso il 30mo convegno delle Caritas diocesane
Un appuntamento che ha permesso di fare il punto delle priorità per il futuro e di dare una fotografia dell'Italia che si rivolge ai Centri d'ascolto
Si è concluso oggi a Fiuggi il 30° Convegno delle Caritas diocesane, incentrato su ?Parrocchia, territorio, Caritas parrocchiale?.
Il direttore della Caritas Italiana, mons. Vittorio Nozza, ha delineato le prospettive di lavoro pastorale, sottolineando come ?solo se vengono aggredite le barriere che separano le diverse realtà e si cercano le giuste comunicazioni fra i diversi mondi in cui è strutturato il tessuto sociale di un territorio, è possibile costruire oggi cambiamento?.
Cambiamento che sul piano sociale ha bisogno di tenere insieme mediazione e solidarietà, mentre sul piano pastorale – nella prospettiva indicata dal cardinal Ruini – di operare contestualmente sul fronte della cultura e della carità.
Cambiamento che si alimenta anche del pane della carità, ?una Carità che, come la Parola e l’Eucaristia, nutre il cammino di fede del cristiano e della comunità?.
Entrando nello specifico delle sollecitazioni emerse dal Convegno, Nozza ha esortato le Caritas parrocchiali ?a farsi carico dei bisogni del territorio e ad impegnarsi in un servizio di animazione in grado di coinvolgere l’intera comunità?.
?Si tratta – ha detto -di favorire la capacità di ascolto, osservazione e promozione delle Caritas parrocchiali?. Il rischio invece, rileva il direttore della Caritas, ?è che le risposte ai bisogni e la gestione dei servizi offuschino questa capacità e non diano il giusto spazio al dovere di denuncia, pressione, difesa dei diritti?.
Dal Rapporto annuale di Caritas italiana emerge che ben 34 milioni e mezzo di euro sono stati spesi nel 2004 per interventi in Italia e all’estero in vari ambiti: sociale, sanitario, di emergenza, socio-economico, sostegno alle chiese locali, pace e diritti umani, ma anche animazione, formazione, promozione.
Nel nostro Paese gli interventi sono stati pari a 22,5 milioni di euro e una voce importante è stata quella relativa al finanziamento dei Progetti Cei-8×1000: ben 132, presentati da 78 Caritas diocesane.
Gli interventi all’estero hanno superato i 12 milioni di euro, interessando 88 Paesi: 39 in Africa, 17 in Asia, 16 in America Latina, 17 in Europa.
I dati del Progetto Rete di Caritas Italiana – che collega i Centri di Ascolto e gli Osservatori delle Povertà e delle Risorse – hanno aiutato i convegnisti a capire chi sono oggi i poveri in Italia: disoccupati, emarginati e senza dimora, migranti, analfabeti. Ma anche diplomati, famiglie monoreddito con più figli, pensionati. Sempre più giovani e sempre più donne, soprattutto tra gli immigrati (in maggioranza dell’Europa dell’Est), che rappresentano quasi il 65% delle 10.433 persone che tra aprile-giugno 2004 si sono rivolte ai Centri di Ascolto di 61 diocesi, prevalentemente (60%) per problemi di reddito, di lavoro, di alloggio.
Un dato interessante riguarda il numero complessivo degli animatori che affiancano i direttori delle 222 Caritas diocesane nelle attività di promozione e accompagnamento delle Caritas parrocchiali: sono ben 919. Quasi mille animatori pastorali che condividono una progettualità delle Caritas diocesane rispetto alle parrocchie, hanno un minimo di formazione comune, incontrano parroci e animatori parrocchiali, progettano e realizzano occasioni formative.
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