Famiglia

UE: intervento di Blair al Parlamento europeo

"Non accettero' mai un'Europa che sia solo un mercato economico, credo nel progetto politico ma non si puo' piu' attendere il cambiamento altrimenti si rischiera' un grande fallimento strategico

di Redazione

Non accettero’ mai un’Europa che sia solo un mercato economico, credo nel progetto politico ma non si puo’ piu’ attendere il cambiamento altrimenti si rischiera’ un grande fallimento strategico dell’Europa. Ascoltato con grandissima attenzione dal Parlamento europeo a Bruxelles il premier britannico Tony Blair, parlando da futuro presidente di turno dell’Unione europea, ha promunicato un discorso molto accorato non privo di forti punte polemiche con chi lo ha fortemente criticato nei giorni scorsi per il fallimento del vertice della scorsa settimana. ”Il dibattito sull’Europa -ha tuonato- non puo’ essere condotto scambiandosi insulti o in termini di attacchi personali”. Il riferimento e’ anzitutto al premier lussemburghese, Jean Claude Juncker, presidente di turno uscente, che non ha celato la sua irritazione nei confronti di Blair. ”Non si tratta -ha detto Blair riferendosi direttamente alle affermazioni di Juncker- di una divisione tra un’Europa solo libero mercato e un’Europa sociale, tra quanti vogliono ritirarsi al solo mercato comune e quelli che credono in un’Europa come progetto politico. Non e’ solo una rappresentazione sbagliata”. ”E’ un tentativo di intimidire coloro che vogliono il mutamento in Europa rappresentando il desidero di cambiamento come tradimento dell’ideale europeo, per cercare di azzittire un serio dibattito sul futuro dell’Europa e sostenendo che la sola insistenza sul dibattito significa scegliere l’anti-Europa. E’ un modo di pensare contro il quale ho combattuto tutta la mia vita politica. Gli ideali sopravvivono con il cambiamento, essi muoiono con l’inerzia di fronte alla sfida”. Blair ha affermato di essere ”un appassionato pro europeo”. ”Questa -ha affermato- e’ un’unione di valori, di solidarieta’ tra le nazioni e i popoli, e non solo un mercato unico in cui commerciamo ma uno spazio politico comune in cui viviamo come cittadini. Lo sara’ sempre. Credo in un’Europa come progetto politico. Credo un un’Europa con una forte dimensione sociale. Non accetterei mai un’Europa che fosse semplicemente un mercato economico”.

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