Famiglia
Emergenza caldo anche per 500mila anziani in ospedale
L'osservatorio della Terza Età lancia l'allarme
di Redazione
”L’emergenza caldo riguarda anche il mezzo milione di anziani ospitati negli ospedali e nelle case di riposo, dove l’aria condizionata resta un miraggio”. L’Osservatorio della Terza Eta’ condivide l’allarme lanciato dal ministro della Salute Francesco Storace e chiede di estendere il monitoraggio alle strutture dove vi e’ un’alta concentrazione di over 65enni, gia’ debilitati da altre malattie (234 mila nelle case di cura e 247 mila negli ospedali).
”Una persona sana, per quanto anziana – afferma Roberto Messina, Segretario Generale dell’OTE – si difende meglio dall’afa di una con il fisico debilitato. Il fatto di essere ricoverato in ospedale o in una casa di riposo, ad esempio, non cambia nulla se i locali non sono refrigerati, anzi, e’ anche peggio”. Nelle case di riposo e nei centri di accoglienza sono ospitate circa 250 mila persone, che ancora oggi, in buona parte non usufruiscono di aria condizionata nelle stanze e nei reparti. Secondo uno studio condotto dall’OTE nel 2004 su 175 strutture, gli impianti di condizionamento mancano nel 52% degli ospizi pubblici, e solo nel 20% di essi si puo’ trovare aria condizionata nei locali comuni come la sala Tv o il refettorio. Nelle case di riposo private la percentuale di strutture senza alcun ‘refrigerio’ scende al 45%, e diminuisce la presenza di condizionatori anche nei locali comuni (14,8%).
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