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Bosnia: confermato il fermo del figlio di Karadzic

Un elicottero della Nato lo ha prelevato e portato "in un luogo sicuro". La sorella dice "è stato rapito"

di Redazione

La Nato ha confermato oggi il fermo di Aleksandar Sasa Karadzic, 32 anni, figlio dell’ex leader dei serbi di Bosnia Radovan Karadzic ricercato per crimini di guerra e genocidio dalla giustizia internazionale. Lo ha riferito la Televisione di Sarajevo. Sasa Karadzic, portato via dalla sua casa di Pale a bordo di un elicottero, si trova ora in ”luogo sicuro”, ha detto la Nato ed e’ stato fermato perche’ ”potrebbe essere in possesso di informazioni importanti per localizzare criminali di guerra ricercati o per identificare i loro sostenitori”. L’operazione, secondo i testimoni, e’ durata 15 minuti e sono stati impegnati circa 80 militari della Nato con due elicotteri, sei camioncini e una decina di fuoristrada. ”Mio fratello non e’ stato arrestato, ne’ fermato, bensi’ rapito”, ha dichiarato la figlia di Radovan Karadzic, Sonja, riferendo quanto le ha raccontato la moglie del fratello. I militari della Nato, ha detto Sonja, hanno annunciato che sarebbero venuti stamani da Sasa per restituirgli quanto avevano sequestrato in occasione della perquisizione della sua casa il 26 maggio scorso. ”Invece fi ha detto Sonja fi hanno portato fuori Sasa ammanettato e con una benda sugli occhi e l’hanno trasferito con una jeep fino all’elicottero che attendeva sul campo di gioco di Pale”. Il 26 maggio i militari della Nato hanno perquisito la casa di Pale in cui vive Sasa Karadzic con la famiglia, mentre il giorno prima era stata perquisita la casa di Ljiljana Zelen Karadzic, moglie del ricercato n. 1. Dalle due case i militari hanno portato via ”per analisi” alcune scatole di cartone contenenti oggetti o documenti sequestrati. Stamani a Pale, ha detto un portavoce della forza di pace dell’Ue in Bosnia, Robbie Baillie, l’Eufor non ha partecipato all’operazione della Nato.

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