Mondo

Mo: Sharon ordina “attacco implacabile” contro Jihad Islamica

Così il Premier israeliano risponde all'attentato di ieri a nord i Tel Aviv

di Redazione

Il primo ministro Ariel Sharon ha annunciato di aver dato disposizioni alle forze israeliane perche’ sferrino un “attacco implacabile” contro la Jihad Islamica, che ha rivendicato l’attentato suicida di ieri pomeriggio in un centro commerciale di Netanya, a nord di Tel Aviv.

“Ieri ho ordinato alla polizia e ai servizi di sicurezza d’Israele di lanciare un attacco implacabile contro l’organizzazione terroristica della Jihad Islamica e i suoi comandanti”, ha dichiarato Sharon ai giornalisti. All’alba truppe dello Stato ebraico appoggiate da mezzi corazzati hanno in effetti compiuto un’incursione a Tulkarem, in Cisgiordania, destinata a protrarsi per alcuni giorni.

In un iniziale scontro a fuoco un agente di polizia dell’Autorita’ Nazionale Palestinese e’ stato ucciso, un secondo ferito; colpiti in modo lieve anche due soldati israeliani. Fonti militari hanno reso noto che nel corso del raid sono gia’ stati catturati almeno cinque militanti della Jihad, anche se non e’ chiaro se essi siano accusati di coinvolgimento personale nella strage, costata la vita a quattro cittadine israeliane, oltre al kamikaze, e il ferimento di una quarantina di altri civili.

Tulkarem, il cui controllo in materia di sicurezza era stato restituio all’Anp soltanto lo scorso marzo, si trova adesso sotto occupazione, e le stesse fonti hanno precisato che e’ stato deciso di congelare il passaggio delle consegne a Ramallah, Betlemme e Qalqilya; all’Autorita’ Palestinese resta duinque affidata unicamente Gerico. Nel frattempo l’Esercito d’Israele ha chiuso “fino a nuovo ordine” tutti i territori autonomi, sia cisgiordani sia della Striscia di Gaza.

L’Anp e’ stata accusata ancora una volta di non aver fatto nulla contro il terrorismo dei gruppi radicali palestinesi. L’attentato di Netanya e’ stato il primo compiuto dirattamente in territorio israeliano dal 25 febbraio, quando fu preso di mira un locale notturno a Tel Aviv, due settimane dopo lo storico cessate-il-fuoco proclamato da Sharon e dal presidente palestinese, Mahmoud Abbas alias Abu Mazen, in occasione del loro primo vertice bilaterale, svoltopsi l’8 di quel mese nella localita’ turistica egiziana di Sharm el-Sheikh, nel Sinai.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.