Famiglia
Anziani non vedenti, l’appello di Apri per l’estate
Se il "deserto" metropolitano estivo crea problemi a molti, per gli anziani non vedenti i disagi sono maggiori.
di Redazione
Si avvicinano le vacanze estive e il conseguente deserto metropolitano fatto di negozi chiusi,strade vuote e assolate,condomini abbandonati.
Se questa situazione determina disagi e difficoltà non trascurabili a tutta la popolazione anziana non in grado di lasciare la città, figuriamoci quanto possano essere moltiplicate tali difficoltà quando queste persone si trovino inoltre a fare i conti con la cecità assoluta o la grave ipovisione.
Non sono pochi infatti gli anziani non vedenti che, fra mille difficoltà di ogni genere,sono costretti a vivere soli o quasi nelle nostre città.La loro presenza non si nota in quanto difficilmente li si può vedere fuori dalle abitazioni ma comunque esistono e non sono pochi. “Molto spesso”, fa notare il presidente dell’Apri (Associazione Piemontese Retinopatici ed Ipovedenti) Marco Bongi “questi concittadini, magari dopo lunghi interventi di riabilitazione,sono riusciti ad imparare la strada per recarsi autonomamente a fare la spesa nel negozio sotto casa o dietro l’angolo,ma quando questo è chiuso per ferie può rivelarsi una difficoltà insormontabile anche solo attraversare una piazza o un corso per raggiungere un altro esercizio commerciale. Oltre infatti ai problemi di mobilità si aggiungono frequentemente non trascurabili remore psicologiche connesse alla comprensibile paura di mettere in mostra la propria disabilità di fronte a persone sconosciute o che non si sa se saranno disponibili ad aiutare”.
L’Apri fa inoltre notare che nei mesi estivi tendono altresì ad allentarsi notevolmente anche le poche reti di solidarietà parentali e di prossimità. I vicini di casa sono tutti in ferie e così magari anche quei pochi volontari delle associazioni impegnate in questo settore. “Anche noi” continua Bongi “pur restando aperti ininterrottamente anche ad agosto, non potremo certo supplire a tutte le prevedibili richieste di intervento”.
L’associazione lancia dunque un grido di allarme affinche le autorità comunali tengano conto anche di queste esigenze non di poco conto. Chi infatti risulta una persona autosufficiente in condizioni normali non è detto che lo continui a essere in situazioni eccezionali e oggettivamente meno protette. I servizi infatti che si renderebbero più necessari a favore degli anziani disabili della vista sono accompagnamenti per commissioni, recapito domiciliare della spesa o di medicine, sorveglianza telefonica per eventuali emergenze.
Info: tel. 011.6648636