Famiglia

Iraq: l’appello di Magdi Allam, in silenzio per Bagdad

Questa mattina sul Corriere della Sera un appello editoriale di Magdi Allam nel quale si chiede che il prossimo 20 luglio tutto il mondo faccia un minuto di silenzio assieme alla popolazione irachena.

di Redazione

Questa mattina sul Corriere della Sera un appello editoriale di Magdi Allam nel quale si chiede che il prossimo 20 luglio tutto il mondo faccia un minuto di silenzio assieme alla popolazione irachena.
Questa volta il minuto di silenzio, infatti, non sarà per uno degli attentati successi in Europa, ma verrà osservato per i morti di Bagdad come ha chiesto il governo iracheno; Magdi Allam denuncia giustamente che il mondo occidentale non si può inorridire per le bombe di New York, Madrid e Londra e poi assistere passivamente alle continue e quotidiane stragi di Bagdad.
Questo minuto di silenzio (che si osserverà alle 12) servirà soprattutto per far capire al ? nemico comune che attenta la nostra vita e la nostra civiltà ? il totale dissenso che l’Occidente prova nei confronti di ogni azione terroristica.
Nell’articolo, vengono poi forniti numeri inquietanti riguardanti le vittime del terrorismo (il 95% sono iracheni e, in generale, il 90% sono civili): di fronte a questi numeri Magdi Allam si chiede come questa infinita spirale di violenza da parte degli uomini che si ispirano a Osama bin Laden possa ancora essere considerata una ?legittima resistenza del popolo iracheno ?.
Davanti a questa ideologia per cui la vita propria e dell’altro non ha più un valore intrinseco a noi non rimane che aderire a questo appello, attraverso cui diciamo coscientemente il nostro no al terrorismo.
Visti i risultati delle ultime manifestazioni contro il terrorismo (dopo Londra e Madrid), l’autore si augura infine che il popolo italiano senta finalmente impellente questo bisogno di riaffermare il proprio no al terrorismo, tanto quanto aveva sentito il bisogno il 20 marzo 2004 di contestare la campagna americana in Iraq.

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