Mondo
Costa d’Avorio: il leader delle milizie pro governative in Italia
Charles Blé Goudé fa tappa in Italia nell'ambito di un soggiorno europeo per conquistare appoggi in vista delle prossime elezioni di novembre
di Redazione
”J’accuse le President de la France de financier la rebellion en Co’te d’Ivoire”. E’ partito dagli studi di Tef Channel, televisione locale di Perugia, l’atto di accusa di Charles Ble’ Goude’ nei confronti del presidente francese Jacques Chirac sulla crisi politica in atto in Costa d’Avorio.
Ble’ Goude’, leader del movimento dei ‘Giovani Patrioti Ivoriani’, e’ stato ospite della trasmissione ‘Nero su Bianco’ condotta in studio da Laurent De Bai, giornalista ivoriano residente in Italia da anni, e ha accusato la Francia di finanziare la ribellione in Costa d’Avorio. De Bai, approfittando della visita di Ble’ Goude’ in Italia, ha organizzato un’edizione speciale della sua trasmissione animata dalla presenza tra il pubblico di giornalisti e membri dei diversi schieramenti della vita politica ivoriana. Una sorta di ‘Uno contro tutti’ che ha visto Ble’ Goude’ confrontarsi con i rappresentanti nel nostro paese dei partiti ribelli che occupano la zona nord della Costa d’Avorio.
”Charles Ble’ Goude’ – spiega all’Adnkronos De Bai – sale alla ribalta internazionale come l’uomo che ha lanciato la rivolta contro gli occupanti francesi nel novembre 2004, quando in un appello tv fece scendere nelle strade tutta la popolazione (oltre 3 milioni) di Abidjan capitale della Costa d’Avorio per farsi da scudo umano al fine di evitare l’avanzamento dei cari armati francesi verso la residenza del capo dello stato Laurent Gbagbo.
Ecco perche’ viene chiamato dalla sua gente ‘il Generale’. Ble’ Goude’ e’ venuto in visita in Europa invitato dai suoi connazionali ma questa tourne’e europea fa parte della campagna elettorale per le elezioni che dovrebbero tenersi in Costa d’Avorio il prossimo 30 ottobre”. Nel corso della trasmissione, Ble’ Goude’ ha ricordato come tutte le informazioni che sono arrivate in Occidente sui disordini dello scorso novembre, su Gbagbo e su lui stesso, sianno state veicolate da canali francesi che hanno offerto un’immagine distorta della sua figura e del movimento dei ‘Giovani Patrioti’.
”Ble’ Goude’ e’ l’emblema di una nuova generazione politica africana, giovani, determinati e da molti e’ visto come il nuovo Mandela – spiega Laurent de Bai – tanto che in seguito alle vicende dello scorso novembre il leader dell’Anc ha voluto incontrarlo di persona. In quell’occasione Ble’ Goude’ ha chiesto al presidente sudafricano, simbolo di un intero continente di dare aiuto al paese e non abbandonarlo”.
”In questa situazione – prosegue De Bai – il regime di Gbagbo e’ stato messo in disparte, la Costa d’Avorio non riceve piu’ gli aiuti internazionali e non rientra piu’ nei progetti di cooperazione internazionali, primi tra tutti quelli dell’Unione Europea verso i paesi ACP. Ble’ Goude’, sebbene non abbia nessun legame diretto con Gbagbo, ne e’ un appassionato sostenitore sta concentrando le proprie energie nelle prossime elezioni di Costa d’Avorio, dalle quali si spera possa emergere un barlume di speranza verso la risoluzione di una crisi che potrebbe avere effetti sugli equilibri di un intero continente”.
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