Mondo

Iraq: 25mila vittime civili

Il dato è pubblicato in un dossier presentato ieri dall'Iraq Body Count

di Sara De Carli

Il prezzo taciuto della guerra in Iraq è di 25mila civili iracheni. 24865, per la precisione, di cui il 20% donne e bambini. Non ne parla nessuno, se non l’Iraq Body Count, una organizzazione universitaria britannica che si è presa la briga di monitorare il numero di civili morti nel conflitto iracheno. E che in collaborazione con l’Oxford Research Group ha messo insieme un dossier cge raccoglie tutte le informazioni disponibili: “A dossier on civilian casualities in Iraq, 2003-2005”. Il dossier, presentato ieri, può essere scaricato sul sito dell’organizzazione, www.iraqbodycount.net, insieme ad altre informazioni sul progetto.
Nel dossier sono stati inseriti i morti localizzabili e confermati da almeno due fonti, spesso partendo da osservazioni incrociate della stampa e televisione locale e internazionale. Dei 25mila civili morti, solo 3029 hanno un nome e cognome: per gli altri c’è solo un’etichetta, “vittime irachene”. Quasi la metà delle morti si sono verificate a Bagdad. Il 37% è stato ucciso da forze della coalizione Usa, il 9% dalle forze anti-occupazione. E poi ci sono i feriti: per loro la conta si è fermata a 42500.

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