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Afghanistan: l’impegno italiano nel Paese

L'Italia e' uno tra i Paesi piu' impegnati in Afghanistan sul piano legislativo ma anche su quello della sicurezza, senza dimenticare l'aiuto per lo sviluppo culturale del Paese

di Redazione

L’Italia è coinvolta nelle vicende dell’Afghanistan fin dalla fine degli anni Novanta, il periodo in cui l’ex re Zahir Shah ha vissuto nel nostro Paese e vi ha svolto un’intensa diplomatica per progettare l’emancipazione politica dai talebani attraverso il processo della Loya Girga. Dopo la caduta del regime del mullah Omar, alla fine del 2001, l’Italia è stata fra i Paesi più impegnati in Afghanistan, contribuendo all’opera di ricostruzione e democratizzazione. LEAD NELLA GIUSTIZIA – Da ormai due anni l’Italia è attiva sia sul piano legislativo (modernizzazione delle leggi esistenti e elaborazione di nuovi testi), che su quello delle infrastrutture (costruzione di penitenziari) e su quello fondamentale della riforma delle principali istituzioni giuridiche. Un progetto di riforma della Corte Suprema, del Ministero della Giustizia e dell’Ufficio del Procuratore Generale è attualmente in preparazione; questa attività viene svolta in stretta collaborazione con le autorità afgane, con il sostegno delle Nazioni Unite e di altri Paesi. COMANDO ISAF – Il mese prossimo, i militari italiani prenderanno il comando della missione Isaf (International security assistance force), 8.300 uomini della Nato che su mandato delle Nazioni Unite hanno il compito di rafforzare il governo di Hamid Karzai, da molti osservatori considerato ancora poco più che il ‘sindaco di Kabul’. Metà del territorio afgano, infatti, resta sotto il controllo dei clan locali, dei cosiddetti signori della guerra. Nella fascia meridionale, al confine con il Pakistan, combattono ancora i soldati di Enduring freedom, la missione degli Stati Uniti contro il terrorismo. SICUREZZA PRE-ELETTORALE – La sicurezza resta una delle sfide fondamentali, in un Paese in cui il commercio di oppio rappresenta più del 60% del Pil e va a finanziare ex talebani e terroristi rappresentando “un’enorme minaccia alla stabilità mondiale”, come ha valutato l’ultimo rapporto del Dipartimento di Stato americano sulle droghe nel mondo. All’Italia toccherà il comando Isaf in una delle fasi più delicate, quella delle prime elezioni parlamentari, più volte rimandate, ora previste per il 18 settembre. COOPERAZIONE MILITARE – Il Comando di corpo d’armata Nato di reazione rapida di Solbiate Olona (Varese) guiderà la missione per nove mesi, invece dei consueti sei che hanno visto alternarsi inglesi, tedeschi, francesi e turchi. Da giugno, inoltre, gli alpini della Taurinense hanno preso il comando della brigata multinazionale (prima affidato ai turchi) e hanno dato il cambio ai 550 militari del contingente Italfor. Un lavoro di squadra che durante l’estate porterà dall’Italia all’Afghanistan oltre 2mila soldati, pari al 20 percento delle forze italiane impegnate in operazioni all’estero. PRT – L’Italia ha poi assunto sempre quest’anno la guida del Prt (Provincial Reconstruction Team, ndr) di Herat. Si tratta di un prototipo di collaborazione tra militari (120 uomini) e civili (qualche decina) che lavora alla ricostruzione della provincia più sviluppata del paese, strategica anche dal punto di vista economico per il passaggio di oleodotti e gasdotti e la vicinanza del confine iraniano. COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO E CULTURALE – Il ministero degli Affari esteri, attraverso l’ambasciata italiana, finanzia progetti in questa area per circa 10 milioni di euro (oltre ai 40 che la Cooperazione già ha destinato al resto dell’Afghanistan). Alla Conferenza di Berlino del 31 marzo dell’anno scorso l’Italia si è impegnata a contribuire alla ricostruzione dell’Afghanistan con un finanziamento complessivo di 145 milioni di euro distribuiti nell’arco del triennio 2004-2006. L’Italia si è inoltre attivata per interventi di protezione e conservazione del patrimonio archeologico e culturale, che vanno dalla riabilitazione di centri televisivi alla riapertura di musei e siti archeologici.

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