Famiglia

Afghanistan: entro 8 mesi un milione di rifugiati via dall’Iran

Lo ha affermato oggi il direttore generale per i cittadini stranieri del ministero dell'Interno, Ahmad Hosseini

di Redazione

Entro otto mesi quasi un milione di immigrati afghani ancora in Iran dovranno lasciare il Paese, non avendo piu’ diritto ad essere considerati profughi. Lo ha affermato oggi il direttore generale per i cittadini stranieri del ministero dell’Interno, Ahmad Hosseini. E tra coloro che dovranno partire figurano anche coloro che sono sposati con donne iraniane e i loro figli, sebbene nati nella Repubblica islamica. I rifugiati afghani in Iran prima della caduta del regime dei Taleban, alla fine del 2001, erano quasi 2,4 milioni. A partire dall’aprile del 2002, in base ad un accordo tra il governo di Teheran e l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr), e’ stato avviato un programma volontario di rimpatrio che ha consentito la partenza di 1,4 milioni di rifugiati. ”Ma ne restano tuttora 970mila”, ha sottolineato Hosseini, una cifra che secondo l’Unhcr e’ la piu’ bassa registrata negli ultimi 20 anni. Ma e’ piu’ difficile convincere alla partenza questi afghani rimasti, perche’ la maggior parte vive da oltre 15 anni in Iran, dove ha messo radici, magari sposando donne locali. E tra di loro ci sono i figli, che non possono ottenere la cittadinanza iraniana, nonostante siano nati nella Repubblica islamica e le loro madri siano appunto iraniane. Anch’essi, dunque, dovranno partire entro il marzo 2006, cioe’ entro la fine del corrente anno iraniano. ”Dopo quella data – ha sottolineato Hosseini, citato dall’agenzia Irna – in base alla Convenzione di Ginevra, gli afghani presenti non potranno piu’ godere dell’asilo e saranno considerati immigrati illegali”. Il dirigente del ministero dell’Interno ha annunciato una sola concessione da parte del governo di Teheran: una volta tornata in Afghanistan, ogni famiglia potra’ godere di un nuovo visto di soggiorno in Iran per motivi di lavoro per uno solo dei suoi membri.

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