Mondo

Riforma Onu: Tokyo ricatta il Palazzo di Vetro

Tokyo paventa la possibilità di ridurre i suoi contributi finanziari alle Nazioni Unite se il Giappone non avrà un seggio permanente al Consiglio di sicurezza

di Redazione

Il Giappone potrebbe essere costretto a ridurre i propri contributi economici all’Onu se la sua richiesta di seggio permanente al Consiglio di sicurezza dovesse essere respinta. Lo ha affermato il ministro degli esteri Nobutaka Machimura, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa giapponese Kyodo.

Una posizione, quella espressa dal Giappone, ha precisato il ministro durante una conferenza stampa alle Nazioni Unite, che ”non deve essere interpretata come un ricatto, ma che riflette l’oggettiva posizione dell’opinione pubblica giapponese. E penso – ha aggiunto Machimura – che questo tipo di posizione otterra’ un numero di consensi sempre maggiore”. Ad ogni modo, il ministro degli esteri ha anche precisato che il Giappone ”e’ convinto che otterra’ un seggio permanente nel Consiglio di sicurezza e per questo non sta al momento valutando eventuali risoluzioni sulla questione”.

Il Giappone e’ il secondo maggiore contributore delle Nazioni Unite dopo gli Stati Uniti, con un finanziamento totale pari ad oltre il 19% del budget dell’Onu. Quanto alla possibilita’ che la Cina possa opporre il proprio veto alla richiesta di seggio permanente da parte dei cosiddetti paesi del G4 (Giappone, Brasile, India, Germania), Machimura ha affermato di dubitare che Pechino esercitera’ il potere di veto, dal momento che la risoluzione del G4 e’ ”in linea” con l’obiettivo condiviso anche dalla Cina di aumentare il numero dei membri provenienti da Paesi in via di sviluppo.

Vuoi accedere all'archivio di VITA?

Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.