Mondo
Sudan: violenze a Khartum, nuove vittime
Le vittime sarebbero originarie del Sudan meridionale
di Redazione
Sarebbero diverse decine i morti per le nuove violenze divampate la notte scorsa a Khartum nonostante il coprifuoco. Se in una circolare interna riservata dell’ufficio di rappresentanza delle Nazioni Unite nella capitale del Sudan si parla di almeno venti civili trucidati, le persone uccise ammonterebbero invece a 47 solo nel sobborgo di Mamoura, e ad altre quindici nel quartiere di Kalakla, situati entrambi nella parte meridionale della citta’: lo hanno denunciato testimoni oculari citati da William Ezekiel, direttore del quotidiano ‘Khartoum Monitor’, molto legato alla comunita’ degli immigrati dal sud del Paese; tale bilancio non ha peraltro finora trovato conferme di fonte indipendente.
Le vittime sarebbero comunque state tutte originarie del Sudan meridionale, a netta maggioranza animista e cristiano, opposto per 21 anni al nord arabizzato e islamico da una sanguinosa guerra civile costata oltre due milioni di vite. Proprio nel sud agiva l’Splm/A, l’Esercito e poi Movimento di Liberazione del Popolo sudanese, la formazione della guerriglia secessionista guidata dal defunto John Garang, deceduto nel fine settimana in un apparente incidente di elicottero dovuto alla scarsa visibilita’ mentre stata rientrando nella propria roccaforte dall’Uganda, appena tre settimane dopo essere stato nominato primo vice presidente in base all’accordo di pace firmato lo scorso gennaio in Kenya.
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