Mondo

Africa: salgono a 12 i paesi colpiti dal colera

Oggi l'Oms ha dichiarato l'epidemia anche in Nigeria: il contagio è diffuso in tutta l'Africa occidentale

di Redazione

Con l’epidemia di colera dichiarata ufficialmente oggi in Nigeria salgono a 12 i Paesi africani colpiti dall’eccezionale diffusione – come l’ha definita l’Organizzazione mondiale della Sanita’ (Oms) – che quest’anno la malattia sta avendo in tutto il continente e particolarmente in Africa Occidentale.
Le autorita’ sanitarie dello Stato nord occidentale nigeriano di Sokoto hanno fatto sapere che in pochi giorni la diffusione del vibrione ha gia’ causato la morte di 33 persone e il contagio di centinaia. Secondo le informazioni raccolte, le zone piu’ colpite sembrerebbero essere i villaggi del distretto Sabon Birni. Solo qualche giorno fa l’Oms aveva avvisato del rischio che l’epidemia di colera in corso in Niger (dove secondo l’ultimo bilancio 15 persone sono morte e oltre 130 risultano contagiate), proprio a ridosso del confine con la Nigeria, rischiava di oltrepassare la frontiera se non contrastata efficacemente.
E proprio nel tentativo di coordinare un’azione efficace contro l’allarmante impatto di epidemie di colera in Africa, e soprattutto nella sua regione occidentale, l’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari dell’Onu (Ocha) ha organizzato un vertice straordinario che si terra’ la prossima settimana a Dakar e in cui agenzie Onu, organizzazioni non governative e autorita’ sanitarie dei Paesi interessati cercheranno di mettere a punto un piano d’azione per fermare la diffusione della malattia.
L’eccezionale ondata di precipitazioni che sta caratterizzando in Africa questa fase della stagione delle piogge (con conseguenti inondazioni, alluvioni e smottamenti) e’ considerata una delle principali cause di questa inusuale ondata di epidemie che ormai interessa Burundi, Senegal, Uganda, Niger, Guinea, Guinea Bissau, Burkina Faso, Liberia, Repubblica democratica del Congo, Mauritania e Sierra Leone.
In quest’ultimo caso, cosi’ come in Centrafrica, Ciad o in Etiopia, gli esperti attendono solo che l’epidemia venga ufficialmente dichiarata, visto che a causa delle alluvioni i funzionari sono convinti che sia solo questione di giorni prima che il vibrione inizi a propagarsi rapidamente e su larga scala.
La piu’ letale e vasta di queste epidemie resta quella in corso dallo scorso giugno in Guinea Bissau, dove, secondo l’ultimo bilancio ottenuto dalla Misna, sono morte 207 persone e quasi 11.000 sono state contagiare. Negli ultimi giorni sono cresciuti anche i bilanci di vittime e contagi sia in Congo che in Senegal. Secondo un bilancio diffuso dall’Oms e relativo alle sole epidemie in corso nei Paesi dell’Africa occidentale (Burkina Faso, Guinea, Guinea Bissau, Liberia, Mali, Mauritania, Niger e Senegal), in questa regione del continente sono 31259 i contagi 517 i decessi. Ma questo conteggio risale al 26 agosto scorso e in realta’ a meno di una settimana di distanza le cifre sono molto diverse (con un incremento delle vittime di circa il 25) visto il ritmo con cui il vibrione continua a diffondersi.

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