Mondo
Etiopia: riparte il dialogo
Cancellato lo sciopero generale di tre giorni indetto dai partiti d'opposizione etiopici e che sarebbe dovuto iniziare oggi
di Redazione
Lo sciopero generale di tre giorni indetto dai partiti d’opposizione etiopici e che sarebbe dovuto iniziare oggi e’ stato cancellato. La decisione e’ giunta dopo una lunga mediazione delle cancellerie occidentali che hanno incontrato separatamente le parti, riuscendo a disinnescare una situazione estremamente tesa, e gravida di rischi. Gia’ ieri c’e’ stato un veloce incontro diretto tra le parti – la cui precondizione era la sospensione dello sciopero -, e nuovi colloqui sono previsti in questi giorni. La contrapposizione secca e’ tra i due principali partiti d’opposizione, la Coalizione per l’unita’ e la Democrazia (Cud) e le Forze Democratiche Unite Etiopiche (Uedf), e il partito di maggioranza -al potere dalla fine del ’91, quando rovescio’ la dittatura rossa di Menghistu- il Fronte Rivoluzionario Democratico del Popolo Etiopico (Eprdf), guidato dal premier ed uomo forte Meles Zenawi. In Etiopia lo scorso 15 maggio si sono svolte elezioni politiche, le prime veramente democratiche nella storia del Paese. Tra molti dubbi ed accuse di brogli, ed anche con sanguinose repressioni di manifestazioni di pIazza (una quarantina di morti, migliaia di arresti), si e’ giunti ai primi di settembre alla proclamazione ufficiale dei risultati: all’Eprdf 327 seggi, la maggioranza assoluta rispetto ai 547 in palio, ma con una perdita di circa 150 deputati; all’ opposizione 174, ne aveva 12. Ma Cud e Uedf parlano di brogli, e comunque chiedono un governo di unita’ nazionale. Che Meles rifiuta. La tensione e’ andata crescendo, ma infine il dialogo sembra aver ritrovato un utile spazio.
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