Mondo

Tramite Vita scrivete in inglese alle ragazze afghane della Setara

La lezione “rivoluzionaria”.

di Redazione

Venerdì 23 settembre, durante una lezione tenute alle ragazze di Maimana dal nostro inviato Paolo Manzo. Sulla lavagna la sua e-mail a cui le alunne della Setara scriveranno per trovare amici di penna italiani con cui corrispondere. «Cosa dovremo scrivere?», chiede Hasna, con una raccomandazione: «Io posso avere solo pen-friend ragazze, senza l?autorizzazione della famiglia». Dietro questa preoccupazione la realtà che le ragazze di Maimana sono costrette a vivere e che spiega perché tutte, nessuna esclusa, vogliano fare le dottoresse, le insegnanti e le giudici. «Sono lavori per cui abbiamo avuto l?autorizzazione delle famiglie, in quanto assicurano che il nostro futuro sia qui», spiega una ragazza che confida: «Vorrei fare la giornalista. Ma significherebbe andare a Kabul, forse all?estero e, questo, la famiglia non me lo consente». Le scuole italiane che vogliono entrare in corrispondenza con le ragazze di Maimana possono scrivere a p.manzo@vita.it

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