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Iraq: liberato il giornalista del Guardian

''Sto bene e voglio rimanere in Iraq'' ha detto Rory Carroll, il giornalista irlandese liberato ieri sera a Baghdad. Da nove mesi è corrispondente dall'Iraq per il giornale britannico

di Redazione

”Sto bene e voglio rimanere in Iraq”. Rory Carroll, il giornalista irlandese liberato ieri sera a Baghdad dopo essere stato sequestrato per 36 ore, ha annunciato che non vuole tornare a casa dopo la brutta esperienza. Carroll, a Baghdad da nove mesi come corrispondente del Guardian di Londra, ha detto di essere stato spinto a forza dentro un’auto dai suoi rapitori che lo hanno poi rinchiuso in una stanza completamente buia di un appartamento nella capitale irachena. ”Non so chi mi ha rapito, ma sono stato trattato abbastanza bene”, ha detto Carroll. Il vice premier iracheno Ahmad Chalabi, un miliardiario sciita rientato in Iraq dall’esilio negli Usa dopo la caduta del regime di Saddam Hussein, era presente al momento della liberazione del giornalista ”Ho trascorso 36 ore al buio e sono stato liberato nelle mani del dr. Chalabi”, ha detto Carroll. Una fonte del governo britannico citata dall’agenzia Reuters ha detto che Carroll e’ essere stato rimesso in liberta’ dopo la scarcerazione di due prigionieri iracheni nell’Iraq meridionale. ”Credo si sia trattato di uno scambio organizzato dagli iracheni: il giornalista e’ stato liberato dopo la scarcerazione di due iracheni arrestati qualche tempo fa”, ha detto la fonte anonima. Il ministro degli Esteri irlandese, Dermot Ahern, ha detto che ”un gruppo di amici e partner” hanno collaborato alla liberazione di Carroll.

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