Neo-cittadini immigrati, il 2009 batte ogni record: 40.084 nuove cittadinanze concesse in 12 mesi: il 16% in più rispetto alle 34.484 del 2008. La cifra totale è composta da due voci: le concessioni ottenute da chi ha contratto un matrimonio misto e quelle date ai residenti per almeno dieci anni sul suolo italiano. È boom soprattutto per queste ultime: ben 22.962 richieste accolte, contro le 14.534 del 2008 e le 6.857 del 2007, ovvero un balzo in avanti del 334% in due anni. Per le nuove cittadinanze in seguito a matrimoni, invece, si assiste a un crollo: se nel 2007 erano 31.609 e nel 2008 24.950, il dato 2009 parla di 17.122 cittadinanze concesse, meno 46% in 24 mesi.
Come leggere questi numeri, raccolti dal bimestrale di studi e documentazione Libertà civili, a cura del dipartimento Immigrazione del ministero dell’Interno? La diminuzione delle concessioni in seguito a matrimonio è una diretta conseguenza della stretta operata dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni sulle unioni di convenienza e contenuta nel pacchetto Sicurezza approvato nell’estate del 2008. Il vertiginoso aumento delle cittadinanze per residenza, invece, è connesso sia a due provvedimenti di regolarizzazione avvenuti nel 1995 e nel 1998 (i cui effetti si verificano poco più di dieci anni dopo), sia all’allargamento delle frontiere Ue, che ha permesso ai cittadini dell’Est Europa di divenire italiani dopo soli quattro anni di permanenza.
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