Economia

In Italia Paperone continua a nascondersi

di Redazione

Il ministero dell’Economia ha pubblicato i dati relativi ai redditi dichiarati dagli italiani per l’anno 2008: su 41,8 milioni di contribuenti la metà ha denunciato un reddito inferiore a 15mila mentre solo l’1% sono i Paperoni che hanno dichiarato oltre 100mila euro apportando il 18% delle imposte totali. Le entrate per redditi sono diminuite del 7% e quelle relative all’Iva e indirette del 4%. Solo le entrate straordinarie di 5 miliardi di euro incassate con lo scudo hanno evitato il disastro.
Il dato non ha suscitato nessuna indignazione, i commenti dei politici e dei sindacalisti sono stati come al solito retorici e noiosi. Nessuno è saltato sulla sedia per il dramma di questo Paese dove non si vuole saperne di pagare le tasse e l’unica cosa che aumenta è il debito pubblico, terzo nel mondo, avendo superato i 1.800 miliardi di euro pari al 112% del Pil. Il buco si allarga sempre di più e potrà diminuire solo con i tagli ai servizi e l’aumento delle imposte.
Di soldi veri non ce ne sono, tutto il resto è pura propaganda. Anche nel 2009 lo Stato ha speso più di quanto ha incassato. La coperta è sempre più corta e vere riforme dovranno essere introdotte per non finire come la Grecia.
Perché nessuno spiega alla gente che se tutti fanno i furbetti il conto esorbitante della previdenza e della sanità alla fine lo dovranno comunque pagare andando in pensione più tardi, facendo code sempre più lunghe per gli esami medici e che i nuovi farmaci saranno disponibili solo a pagamento. In poche parole, peggioramento della qualità della vita, altroché vivere fino a 120 anni…
Un Paese dove non si sogna più, dove l’azione umana e la creatività sono ridotte a rincorrere nuovi decreti legge, sussidi, licenze, regolamentazioni, controlli, imposte, multe; tartassati di continuo dalla burocrazia. E così ci ritroviamo con i maschietti tifosi del calcio, le ragazzine estasiate da veline e cantanti, imprenditori impegnati a fare la questua per fatturare qualcosa mentre banchieri e deputati sono gli unici benestanti rimasti.
Solo chi ha vissuto negli anni 60 e 70 sa cosa voleva dire vivere in questo Paese: cortili pieni di bambini, donne che mandavano avanti più di una famiglia e giovani che riempivano le fabbriche ed i campi.
Avanti così, compratevi l’iPad e non rompete.

MA LA CRISI NON ERA FINITA?
Nel primo trimestre 2010 in America sono fallite altre 41 banche.

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