Sorpresa al controvertice di Teheran sulla sicurezza nucleare che ha seguito di pochi giorni il summit di Washington convocato da Barack Obama: ad ascoltare le invettive antiamericane di Mahmoud Ahmadinejad e della guida suprema iraniana Ali Khamenei, insieme ai ministri degli Esteri di Iraq, Siria e Libano, c’era anche Gianni De Michelis, ex responsabile della Farnesina attualmente presidente dell’ong Ipalmo, l’istituto per le relazioni tra i Paesi di Africa, America Latina, Medio Oriente ed Estremo Oriente. Fra le richieste di Teheran, che ancora una volta ha negato il possesso di armi nucleari, anche la sospensione dall’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, degli Stati Uniti e di tutte le nazioni che possiedono armi di distruzione di massa.
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