Welfare

Economia civile

di Redazione

In Belgio e Francia questa espressione assume un significato molto simile a quello di “non profit sector” nei Paesi anglosassoni.

I soggetti dell’economia sociale sono caratterizzati da:

prevalenza dell’elemento personale su quello patrimoniale,

volontarietà dell’atto di associarsi da parte dei componenti l’organizzazione,

attività ispirate a principi mutualistici e solidaristici (e quindi le attenzioni dell’organizzazione sono rivolte a persone sia interne sia esterne al proprio corpo sociale),

governo ispirato a principi democratici,

indivisibilità delle riserve dell’organizzazione,

divieto di distribuire il patrimonio fra gli aderenti e sua devoluzione, in caso di scioglimento, per fini di pubblica utilità.

I Paesi che definiscono l’insieme delle organizzazioni che non hanno finalità di lucro con il termine Economia sociale identificano al suo interno tre grandi ambienti:

a. cooperazione: dove si identificano la figura del lavoratore con quella dell’imprenditore,

b. mutualità: dove si identificano fruizione dei servizi con adesione all’organizzazione,

c. associazionismo: le altre libere forme di organizzazione dei cittadini e distinte dalle due sopra.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.