Non profit
Blitz contro i drink alla cocaina
Il Dap in campo contro le Kdrink: individuati i distributori
di Redazione
Il Dipartimento politiche antidroga rende noto, in un comunicato, di aver individuato le zone di distribuzione del Kdrink sul territorio italiano e i responsabili di tali operazioni commerciali.
«Attraverso il sistema di allerta precoce stiamo investigando sul reale contenuto della bevanda, con specifiche indagini tossicologiche volte a identificare l’esistenza di eventuali principi attivi vietati dalla legge italiana. Tuttavia, al di là dei risultati che si andranno ad ottenere, consideriamo eticamente non accettabile e legalmente ai margini pubblicizzare delle bevande legandole al nome di sostanze stupefacenti, quale la cocaina che tutti i giorni procura danni alla salute, morte e invalidità soprattutto tra i giovani. In questo modo si promuove, comunque e implicitamente, l’uso di una droga», scrive il Dipartimento.
Pertanto, conclude il comunciato, «gli imprenditori italiani che stanno investendo in queste forme di marketing, indipendentemente dal contenuto di tale bevanda e da quanto dichiarato dai produttori, si assumeranno tutta la responsabilità derivante da questa operazione che molti dei neuro scienziati, riuniti in congresso a Verona, venuti a conoscenza della notizia, hanno definito una speculazione da condannare».
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