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Kennedy Road, il fortino della protestaDa Johannesburg a Durban: le township non stanno a guardare
di Redazione

Èil cuore della protesta dei cittadini sudafricani costretti a lasciare le proprie case per fare spazio ai Mondiali. Ma il Kennedy Road Settlement (a nord-est del centro di Durban) è esploso nel 2005, dopo giorni di proteste nelle strade di Clare Estate, quartiere nelle vicinanze. Qui è nato Abahlali baseMjondolo, il movimento di base di poveri e senza tetto, oggi osteggiato dal partito del presidente Jacob Zuma, l’African National Congress.
Secondo Thembani Jerome, uno dei membri fondatori e abitanti di Kennedy Road, oggi sono 20mila le persone che vivono nelle stesse condizioni in città e nei sobborghi vicini. Nel settembre 2009 l’insediamento informale di Kennedy Road è stato attaccato da decine di persone armate, che hanno ucciso tre abitanti e distrutto alcune delle case e dei beni di aderenti al movimento. 13 persone dell’insediamento sono state arrestate, e molti sono fuggiti. Nel frattempo Durban si è preparata ai Mondiali, allontanando i ragazzi di strada e i venditori ambulanti dai luoghi che accoglieranno i turisti, in particolare dal lungomare e dalle zone adiacenti al Moses Mabhida Stadium, dove verrà giocata una delle due semifinali. Florence, parte di questa comunità dagli albori, ha spiegato così lo spirito dell’insediamento più rivoluzionario: «Lottiamo per guarire da anni di isolamento, di tempo perso ad aspettare, dalla vergogna di vivere in una baracca. Per guarire dalle ferite dell’oppressione del nuovo apartheid economico».
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