Il 10% degli over 65 assume psicofarmaci: analgesici, ansiolitici o sedativi. «Un dato fisiologico», secondo la Società italiana di Psicogeriatria, che ha diffuso i dati. Cambiano le abitudini soprattutto nei «giovani anziani», lì chiama così il professor Marco Trabucchi, presidente della Società. Il riferimento è a coloro che hanno da poco superato i 60 anni. «Sono soggetti che avvertono stanchezza e fatica, che spesso derivano dal doversi prendere cura di altri», dice il professore. I rischi sono alti: ansia, depressione o esaurimento emotivo e fisico. L’dentikit? Per Trabucchi «di solito sono persone che non hanno problemi economici, alle volte svolgono ancora lavori impegnativi».
Si registra un aumento anche nel consumo di sostanze illegali. Sono circa 10mila gli over 65 che consumano cocaina, marijuana o anfetamine. «Nella maggior parte dei casi si tratta di consumatori abituali, quelli che vent’anni fa erano dei fricchettoni ora vivono più a lungo, fortunatamente non si tratta di un fenomeno allarmante», commenta Trabucchi.
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