Non profit
Presentato il report annuale della Croce Rossa
Sono 150mila i volontari e 146 gli anni dell'associazione
di Redazione
Una rete territoriale capillare, il volontariato degli associati e la generosita’ dei donatori. Sono questi i tre elementi di forza della Croce rossa italiana descritti dal commissario straordinario Francesco Rocca nell’intervento che apre il Rapporto annuale 2009 presentato oggi al Senato. Presente anche il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che in una dichiarazione raccolta da Ansa ha affermato: “la Cri è la più antica istituzione del nostro paese” ed ha auspicato di “lavorare insieme’ per “mettere a regime” il volontariatone nel Servizio sanitario nazionale (Ssn).
Con 146 anni di storia la Croce rossa italiana e’ la piu’ grande organizzazione umanitaria del paese: oltre 150 mila soci attivi, 2.300 dipendenti e oltre 30 mila soci ordinari.
Se tra alcuni giorni, con la ricorrenza della battaglia di Solferino della II Guerra di Indipendenza (24 giugno 1859), si celebreranno i 151 anni dalla genesi dell’idea del Movimento Mondiale di Croce Rossa, oggi, 15 giugno, si festeggia il 146mo anno di nascita vera e propria dell’Associazione Italiana della Croce Rossa, meglio nota come Croce Rossa Italiana.
La Cri infatti affonda le sue radici nel 15 giugno 1864 quando si costitui’ a Milano il primo comitato dell’associazione italiana per il soccorso ai feriti e ai malati di guerra.
Sette i principi fondamentali del movimento internazionale che ne costituiscono lo spirito e l’etica: umanita’, imparzialita’, neutralita’, indipendenza, volontarieta’, unita’ e universalita’.
In Italia la croce rossa si articola in 21 comitati regionali, 105 comitati provinciali, 444 comitati locali a cui si aggiungono piu’ di mille gruppi privi di autonomia amministrativa propria.
La Cri nel 2009 ha agito tramite l’impegno di 150 mila soci appartenenti a sei gruppi distinti di volontariato: 91.752 volontari del soccorso, 26.093 del comitato femminile, 15.333 pioneri, 7.249 infermiere volontarie, 4.894 donatori di sangue e 3.796 iscritti al corpo militare.
”Operiamo in 26 Paesi nel mondo – ha spiegato il commissario straordinario della Cri, Francesco Rocca – attraverso una realta’, quella del volontariato, che rappresenta un patrimonio nazionale e che andrebbe sostenuta con forza”.
Il Report della Cri, ha aggiunto Patrizia Ravaiolo, direttore generale dell’organizzazione e’ uno strumento ”attraverso il quale vogliamo anche dare grandissima trasparenza alla gestione dei fondi, affinche’ ogni euro raccolto trovi collocazione nel nostro operare. L’Abruzzo, dove per mesi i nostri volontari hanno dormito in brandine, e’ l’emblema delle attivita’ svolte nel corso del 2009. Ma la Cri e’ ovunque in ogni porta che apri trovi qualche suo progetto che ha l’obiettivo di aiutare e sostenere i piu’ vulnerabili”.
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