Non profit
Le associazioni faranno l’impresa
Salvatore Mazzamuto spiega i dettagli della riforma
di Redazione
Il provvedimento sarà presto licenziato dal Consiglio dei ministri: «Me lo ha annunciato Alfano»Salvatore Mazzamuto, ordinario di Istituzioni di diritto privato a Roma Tre, è fra i consiglieri del ministro Angiolino Alfano. È sua la firma in calce alla revisione della bozza di riforma del Codice civile in materia di associazione e fondazioni. Una rivoluzione “annunciata” sin dal precedente governo, che Alfano ha deciso di rilanciare (con lo slogan «Più libertà, meno Stato») e che potrebbe giungere a compimento in questa legislatura.
Vita: Quali sono i principi ispiratori della riforma?
Salvatore Mazzamuto: L’idea è consentire agli enti la possibilità di svolgere anche un’attività d’impresa con una disciplina adeguata, cosa che fino ad ora non c’era. Un altro aspetto è il superamento del regime discrezionale concessorio della personalità e il passaggio a un riconoscimento più immediato.
Vita: Quali conseguenze concrete per associazioni e fondazioni?
Mazzamuto: È pienamente riconosciuto il profilo e regolata l’attività d’impresa.
Vita: Avete sentito il parere delle associazioni?
Mazzamuto: Sì. Si sono lamentate di un certo eccesso di regole, di una certa rigidità. Abbiamo accolto le loro osservazioni e ridotto ulteriormente il carico di adempimenti, specie in riferimento alle associazioni di piccolo calibro. Però queste elaborazioni non sono state riversate nel testo. Il Consiglio dei ministri non l’ha ancora approvato.
Vita: Quando l’approverà?
Mazzamuto:Il ministro Alfano mi ha detto che è all’ordine del giorno.
Vita: Rispetto all’attività d’impresa, le associazioni si sono dette tutte d’accordo?
Mazzamuto:Non mi pare abbiano espresso disaccordo su questo punto.
Vita: Sono introdotti controlli per verificare la coerenza dell’attività d’impresa con le finalità complessive?
Mazzamuto: Un vero e proprio controllo specifico non c’è. L’unica attenzione è sui presupposti per il mantenimento della personalità giuridica. Poi ci sono le normali verifiche sul bilancio, i revisori, le regole di funzionamento interno di una società.
Vita: È il primo passo verso una legge quadro del terzo settore?
Mazzamuto: So che di questa idea si discute da tempo, ma noi ci siamo occupati di problemi civilistici, inerenti alla procedura d’acquisto della personalità giuridica e allo statuto degli enti per ciò che concerne l’attività d’impresa.
Vita: Pensa sia possibile un’approvazione bipartisan?
Mazzamuto: Non credo sia stato sottoscritto un accordo, per quello che capisco io però c’è una sostanziale concordia su gran parte di questi argomenti.
Vita: Dunque è possibile una convergenza?
Mazzamuto: Abbiamo cercato di dare corpo a principi e idee che circolavano in tutti gli ambienti politici. Il che è assolutamente positivo: il Codice civile che è una legge ordinaria ma ha un valore di principio.
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