Non profit

Vernice e fumogeni contro le sedi di Roma e Merate

Due blitz contro il sindacato di Bonanni

di Redazione

Indaga la Digos sull’attacco organizzato oggi da gruppetto non identificato di esponenti di “Action diritti in movimento” : vernice, uova e fumogeni contro la sede confederale della Cisl nazionale. I muri della sede di via Po sono stati imbrattati da vernice rossa e uova. Sono stati lanciati anche fumogeni ed alcuni volantini. «Si è trattato – denuncia la Cisl in una nota – di un fatto molto grave che si aggiunge ai numerosi attacchi e aggressioni in corso in questi giorni nei confronti delle nostre sedi sindacali». Ma non si tratta dell’unico episodio. Anche a Merate, in provincia di Lecco, c’è stata un’altra aggressione ad una sede Cisl da parte di alcuni militanti della Fiom, il sindacato dei metalmeccanici che fa capo alla Cgil. Un gruppo di operai metalmeccanici aderenti ad uno sciopero con presidio, indetto dalla sola Fiom in una fabbrica a poche centinaia di metri dalla sede locale della Cisl, hanno fatto irruzione con in mano bandiere del sindacato guidato da Maurizio Landini, lanciando insulti e lasciando alcuni volantini negli uffici. ?Bocche cucite alla Cisl della Lombardia, che si riunirà in serata a Treviglio, per valutare la situazione, mentre il segretario generale della Cgil della Lombardia Nino Bassotto, “allibito e costernato” ha preso le distanze dal gesto definendolo come «un nuovo episodio di intolleranza».

Alla luce di quanto è accaduto, la Cisl esorta i suoi iscritti, i suoi militanti e tutta la dirigenza a non farsi intimidire da questi episodi di puro squadrismo organizzato ed invita il mondo politico ed istituzionale, e tutte le espressioni della società civile, a non dare spazio ai provocatori di ogni genere, prendendo le distanze in maniera netta da chi vuole destabilizzare il paese attraverso questi episodi di squadrismo e di violenta intolleranza nei confronti di una organizzazione sindacale libera e democratica come la Cisl.

Solidarietà e vicinanza alla Cisl e a Bonanni sono subito arrivate dal mondo sindacale e da quello politico. Unanime la totale condanna per il nuovo intollerabile episodio, a partire dalla Cgil che in una nota afferma: «Per la cultura e la storia della Cgil le sedi sindacali, tutte le sedi sindacali, sono un simbolo democratico e del lavoro e nessuna ragione può giustificare la loro violazione». Il capogruppo democratico alla Camera, Dario Franceschini ha detto che «Episodi come questi non vanno mai trascurati e sottovalutati perché segnano un clima di intolleranza nel paese che va subito circoscritta e contrastata». Ferma condanna arriva anche dal vice presidente del Senato, Vannino Chiti: «L’episodio segue di pochi giorni uno analoga aggressione avvenuta alla sede livornese del sindacato. Queste manifestazioni di intolleranza sono inaccettabili, testimoniano un clima pericoloso verso cui è necessario prestare la massima attenzione». Per Laura Bianconi, vice presidente dei senatori del Pdl «Il nuovo intollerabile episodio contro la sede confederale della Cisl dimostra che si è innescata una vera e propria spirale di intimidazione e di violenza che occorre immediatamente fermare». Mentre il ministro per le Politiche europee, Andrea Ronchi ha affermato: «Un attacco vile che colpisce un grande sindacato riformista e che alimenta un pericoloso clima di intolleranza. Questo è l’ultimo episodio di una lunga serie di provocazioni, attacchi ed episodi di violenza. È intollerabile qualsiasi tipo di collateralismo con questi personaggi che vanno semplicemente identificati come  delinquenti».

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