È stato un bagno di sangue. Per la chiusura del 2010 abbiamo dovuto ridimensionare il numero di invii pianificati per un controvalore di quasi un milione di euro per non far saltare il nostro budget. Per il 2011 l’unica prospettiva praticabile ci sembra ancora la tariffa agevolata da 0,14 centesimi offerta da Poste Target sulla base del nostro volume di spedizioni, che però rappresenta sempre una tariffa tre volte quella che avevamo. La speranza è di poter studiare con il governo un reintegro dell’eccedenza spesa. Partendo dal presupposto che peggio di così non può andare, le Poste ormai sono il nostro unico interlocutore. Altri player postali realisticamente non esistono e nessuno ha avanzato proposte concrete.
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