Non profit
Aiart: riflettere su overdose di informazione
Si sono superati i limiti secondo l'associazione di telespettatori cattolici
di Redazione
«Sul caso della povera Sarah stiamo assistendo a un’overdose d’informazione. E questo non fa altro che alimentare una morbosa curiosità da parte della gente». Lo afferma Luca Borgomeo, presidente dell’associazione di telespettatori cattolici Aiart.
«Non c’è giorno che non ci siano interviste, approfondimenti, veri o presunti scoop. Forse, come in questo caso, molti di noi avvertono una certa invasività di giornali, tv e radio – continua Borgomeo –. L’importante è che si rispetti il dolore dei parenti».
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