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Sospesa procedura infrazione Ue contro Francia

Parigi sta rispondendo in modo positivo, ha annunciato Viviane Reding

di Redazione

La procedura d’infrazione contro la Francia per la mancata applicazione della direttiva sulla libera circolazione dei cittadini nel caso delle espulsioni dei rom è stata “sospesa”. Lo ha annunciato la commissaria alla giustizia e cittadinanza Viviane Reding in una nota diffusa a Bruxelles. Gli impegni presi da Parigi lo scorso venerdi’ per porre rimedio alla situazione sono stati infatti giudicati “positivi” e “costruttivi”.

La decisione e’ stata presa oggi durante la riunione settimanale del collegio dei commissari Ue, che si e’ tenuto a Strasburgo in concomitanza con la seduta plenaria in corso del Parlamento europeo.

“Sono felice di annunciarvi oggi che la Francia ha risposto all’ingiunzione della Commissione in modo positivo, costruttivo e nei tempi richiesti”, ha affermato la Reding, sottolineando che “la Francia ha quindi fatto quanto le era stato richiesto dalla Commissione europea”.

La Commissione, ha evidenziato la Reding, “aveva dato alla Francia tempo sino al 15 ottobre per poter rispondere alle sue preoccupazioni, e aveva allo stesso tempo preparato una lettera di messa in mora da inviare alla Francia in caso di risposta non soddisfacente”. Ma “in seguito agli impegni ufficiali presi dalla Francia venerdi’ scorso, la Commissione sospende la procedura d’infrazione decisa dal Collegio dei commissari il 29 settembre”, ha affermato la vicepresidente dell’esecutivo Ue. Allo stesso tempo, Bruxelles “restera’ attenta e vegliera’ a che gli impegni presi siano interamente rispettati”.

E’ stata cosi’ sotterrata l’ascia di guerra tra Bruxelles e Parigi, anche in vista del prossimo vertice Ue che si terra’ il 28 e 29 ottobre per evitare di avvelenare il clima e la ripetizione dei violenti scontri verbali sulla questione dei rom che a settembre avevano opposto il presidente francese Nicolas Sarkozy al presidente della Commissione Ue Jose’ Manuel Barroso e avevano monopolizzato l’intera giornata di discussioni tra i leader europei.

La Reding, che non ha comunque mancato di ricordare che “la situazione dei rom in Francia durante l’estate ha suscitato vive preoccupazioni”, ha poi offerto alle autorita’ francesi l’aiuto dei suoi servizi perche’ la nuova legislazione annunciata da Parigi “sia messa in atto rapidamente e in piena conformita’ con il diritto Ue”.

I documenti trasmessi a Bruxelles comprendono infatti, ha spiegato la commissaria, “un progetto di misure legislative e un calendario credibile, sino all’inizio del 2011, per introdurre nella legislazione francese le garanzie procedurali richieste dalla direttiva Ue sulla libera circolazione” che “servono a proteggere i cittadini dell’Unione europea contro decisioni arbitrarie, discriminatorie o sproporzionate”. Come quelle, appunto, prese da Parigi per l’espulsione dei cittadini rom di origine bulgara e rumena. La Reding ha quindi ribadito l’impegno dell’Ue a favore della minoranza rom. “La Commissione continuera’ il suo lavoro promuovendo l’integrazione economica e sociale dei rom in tutti gli stati membri, che sia il loro paese d’origine o il paese ospitante”, ha sottolineato la vicepresidente dell’esecutivo Ue, confermando che verra’ presentato un quadro europeo d’azione ad aprile.

“Tocca ora ai decisori politici, nazionali ed europei, mostrare che l’impegno preso per questa minoranza europea, che e’ la piu’ importante in termini numerici, non resti sull’agenda politica che per qualche giorno ancora”, ha concluso la Reding lanciando indirettamente una stoccata sia a Parigi che a Barroso, che aveva preso le distanze dai toni e dalla battaglia condotta dalla commissaria lussemburghese.


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