Non profit
Roma Ostiense: allarme minori
La denuncia de L’Albero della Vita: sottratte coperte e beni primari, decine di adolescenti a rischio dispersione
di Redazione
Torna l’allarme per il campo profughi di Roma Ostiense, dove da alcuni giorni sono in corso azioni di sgombero che coinvolgono i profughi afgani, tra cui molti minorenni, allontanati dalle forze dell’ordine e privati delle coperte e dei pochi effetti personali che l’ Onlus Albero della Vita aveva distribuito per far fronte alle temperature sempre più rigide di questo periodo
«È triste e doloroso constatare come sia scoraggiata la permanenza temporanea dei minori afgani profughi alla tendopoli del binario 15 della stazione Ostiense di Roma, privandoli dei miseri beni di prima necessità attraverso blitz mattutini; durante queste azioni finalizzate all’allontanamento dei profughi, le Forze dell’Ordine li sfollano e loro perdono i pochi stracci che utilizzano per ripararsi a stento dal freddo. Dopo un viaggio difficilissimo dove la loro vita è in pericolo costante, in fuga da una guerra che hanno subito e da un clima sociale che tutti conosciamo grazie ai mass media, a questi minori che arrivano in Italia non solo offriamo poco o quasi nulla ma anzi la loro vita continua ad essere difficil», denuncia oggi Maurizio Montesano, Direttore Generale della Fondazione L’Albero della Vita Onlus.
Impegnata da oltre 13 anni sul fronte del disagio minorile, l’onlus è da quasi un anno impegnata attivamente per i profughi afgani che transitano a Roma, offrendo loro oltre a beni di prima necessità (acqua, viveri, vestiti e coperte) anche l’attivazione di un servizio informativo e di orientamento mobile, gestito e coordinato da operatori dell’organizzazione e destinato al sostegno dei minori afgani e di tutti i profughi presenti nella zona circostante alla stazione per orientarli nella fruizione di servizi sanitari, legali, amministrativi e cercare di inserirli in circuiti protetti.
Ora L’Albero della Vita auspica un trasferimento definitivo dei profughi afgani in strutture dignitose e rispettose dei diritti umani e chiede alle istituzioni di non procedere con azioni di sgombero senza progettualità future e di prendere una volta per tutte in considerazione la questione dei minori afgani che cercano di sopravvivere per strada e ogni settimana approdano a Roma dopo un lungo e pericoloso viaggio.
Nel corso della sua attività per i profughi minorenni accampati nei pressi della stazione Ostiense, L’Albero della Vita ha individuato oltre 150 adolescenti che da maggio hanno transitato per Roma prima di ripartire alla volta di altre nazioni europee, dove avrebbero raggiunto amici e parenti. I ragazzi hanno un’età media di 15 anni e mezzo e sono arrivati in Italia dopo un viaggio pericoloso, nel corso del quale molti perdono la vita per cercare di sfuggire alla guerra del loro Paese. Questi adolescenti spesso sostano solo qualche settimana a Roma per ripartire poi alla volta di altre mete europee (Inghilterra la maggior parte, ma anche Germania, Svezia, Danimarca, Olanda e Francia).