Mondo
Rischio infiltrazioni nelle proteste
Maroni: ''Basta violenza o interventi duri''
di Redazione
Ancora tensioni in Campania per l’emergenza rifiuti. A Boscoreale alcuni agenti che stavano compiendo un servizio di osservazione, intorno alle sei, sono stati aggrediti da un gruppo di teppisti. Un poliziotto è rimasto ferito ad un occhio e tre dimostranti sono stati arrestati. Notte senza incidenti, per la prima volta dopo un mese, invece a Terzigno. Alle sei di questa mattina la popolazione che presidia la discarica Sari è andata via abbandonando la rotonda panoramica.
A commentare i nuovi episodi violenza è il ministro dell’Interno Roberto Maroni: ”Ci sono stati atti di vera e propria violenza nei confronti delle forze dell’ordine e questo non è più accettabile – ha sottolineato -: per cui faccio un invito a tutti a deporre le armi, altrimenti credo che sarà necessario intervenire in modo più duro di quanto non si sia fatto finora”.
Intanto, resta alta la tensione e le forze dell’ordine continuano a monitorare, tra i tanti focolai di possibili violenze, il rischio di infiltrazioni da parte dei centri sociali più radicali. I Carabinieri del Comando provinciale di Napoli, a quanto si apprende, al momento sono però portati a escludere un ruolo significativo dell’area anarco-insurrezionalista nelle proteste anti discarica, anche se, in alcune informative, già a partire dalla fine di settembre, gli apparati di sicurezza ritenevano possibile una saldatura tra centri dell’associazionismo ambientalista e centri sociali napoletani per la responsabilità delle violenze.
Lo aveva rivelato ormai un mese fa il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, nel corso della sua audizione davanti alla Commissione rifiuti, ricordando come una situazione simile si fosse già verificata a Chiaiano, nel 2008. Più recentemente, il procuratore di Napoli Giandomenico Lepore e il questore Santi Giuffrè avevano messo in guardia dal rischio di una saldatura tra la protesta di disoccupati organizzati e centri sociali napoletani e quella dei manifestanti di Terzigno. Al momento, però i Carabinieri tendono a individuare nei fatiscenti complessi edilizi post terremoto, autentiche aree di degrado urbano e sociale dell’hinterland napoletano, i possibili luoghi di provenienza di chi, approfittando delle proteste in atto a Terzigno, scende in strada accanto agli abitanti per alimentare tensioni.
Da parte sua il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ospite della rubrica di Maurizio Belpietro ‘La telefonata’, in onda su ‘Canale 5’, ha spiegato: “Abbiamo messo in campo tutti gli strumenti per ripulire la città e soprattutto la provincia di Napoli. Voglio ricordare che veniamo da 15 anni di ritardi durante i quali non sono stati costruiti impianti, non c’erano le discariche sufficienti, non era stata fatta la differenziata”. ”Noi – continua – dobbiamo lavorare per tornare ad essere una regione normale”. “Dobbiamo soprattutto ottenere le discariche necessarie e poi man mano ridurle – ha detto Caldoro -. Capisco le difficoltà del territorio, difficoltà oggettive ma bisogna ascoltare i cittadini e le loro preoccupazioni e risolvere i problemi”.
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