Non profit
Piazza Affari, la matricola fa i fuochi d’artificio
Cronaca di un inizio di quotazione con molto sprint
di Redazione

«Una new entry molto affascinante», l’ha definita
Barbara Luonghi, responsabile Pmi per Borsa italiana.
E la matricola Vita spa non ha voluto smentirla
sin dal primo giorno di quotazione…Venerdì 22 ottobre piazza Affari era dominata da due elementi. La scultura di Maurizio Cattelan che ormai sembra lì da sempre (chi la sposterà più?) e il grande striscione verticale appeso sulla facciata del palazzo della Borsa che annunciava il primo giorno di quotazione. Il primo giorno era quello di Vita spa, matricola sul listino Aim (l’acronimo sta per Alternative Investment Market). Cattelan e Vita: due varianti in diverso modo impreviste, magari non del tutto ortodosse, ma in grado di riaccendere l’interesse per quella piazza un po’ chiusa e un po’ declinante (piazza in senso fisico, ma anche virtuale: quella del mercato azionistico).
Nell’atrio del bellissimo Palazzo Mezzanotte l’atmosfera era quella di un giorno insolito. La maggior parte delle persone invitate o convenute per assistere al suono della campanella e al via della quotazione mettevano per la prima volta piede in quel luogo, regno della Borsa. Persino un’autorità come Marco Vitale ammetteva di non aver mai prima voluto assistere all’esordio di una matricola sul mercato azionario. Ma oggi è lì in prima fila e racconta, con una punta di divertimento, di lettere sdegnate dopo il suo intervento sul Corriere della Sera in cui spiegava la grande novità costituita dalla quotazione di Vita. In prima fila ci sono molti azionisti della prima ora, quelli che 16 anni fa avevano condiviso il rischio di questa impresa così libera ma anche così anomala.
A fare gli onori di casa Barbara Luonghi, responsabile del mercato per le Pmi .«Questa quotazione», ha esordito, «per me è un evento particolare. Sono stata la loro prima interlocutrice di Borsa italiana e ho detto subito si. Si tratta infatti di una new entry molto affascinante, non solo per la sua natura particolare, una non profit, ma anche per il fatto, totalmente inedito, di non distribuire dividendi. In più Vita è la decima matricola che si quota su questo mercato, il che ci dà la possibilità di costruire un Indice azionario dedicato».
I numeri frullano sul grande schermo che in sala danno l’andamento della borsa secondo per secondo. Nella casella di Vita spa la pressione delle richieste di acquisto blocca il decollo: di dieci minuti in dieci minuti si aspetta che l’asticella resti sotto l’8,5% di crescita del valore. Alle 9 e 20 finalmente compare un +6,2% che permette di dar via libera alla compravendita delle azioni. L’idea che un titolo di una piccola società che neppure distribuisce dividendi attiri tanta attenzione da parte dei risparmiatori accende subito l’interesse di tutti i media. Per tutta la giornata è un accavallarsi di lanci di agenzie, di articoli e lanci sui siti di news. Si fanno sentire anche i due principali candidati alle primarie del centrosinistra milanese, Stefano Boeri e Giuliano Pisapia, che intercettano la notizia e la commentano. «Questa di Vita è, nei fatti, una piccola/grande rivoluzione. È la forza delle idee che fa le rivoluzioni», dice Boeri. «Oggi è stato compiuto un passo avanti verso la buona finanza», conferma Pisapia. Che parla della quotazione di Vita spa nei termini di «un’entusiasmante avventura».
È soddisfatto chi nelle settimane precedenti aveva accettato la sfida, sottoscrivendo l’aumento di capitale che ha permesso a Vita spa di arrivare alla quotazione. Spartaco Franconi, amministratore delegato di Terni Research, holding di società leader nel campo delle rinnovabili e nel recupero di materia e di energia, ha spiegato così la scelta di investire in Vita spa: «Abbiamo messo al centro della nostra missione la sostenibilità degli investimenti finanziari, puntando a soddisfare le esigenze della contemporaneità e le nuove sfide dell’innovazione. Per questo ci è sembrato importante investire nella prima società non profit che approda a Piazza Affari. Un gruppo che edita il settimanale di riferimento del terzo settore italiano e il portale Vita.it».
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