Cercasi emporio per merci uscite di galera
Paolo Massenzi faceva di professione il “problem solver”, poi ha dato una svolta alla sua vita decidendo di cambiare lavoro e di dedicarsi a raccogliere, catalogare e poi portare in giro col suo camper il “made in carcere”: abbigliamento, generi alimentari, mobili e altri oggetti prodotti da detenuti e detenute riciclando spesso materiali che altrimenti verrebbero buttati. Per questi 450 articoli selezionati attualmente, e per gli altri che verranno “scoperti”, l’appello di Paolo è a segnalargli uno spazio dove sia possibile aprire a breve un emporio a Roma.
Non luogo a procedere per estinzione del reo
«Non luogo a procedere per estinzione del reo», ha detto testualmente in aula il giudice, Elisabetta Scolozzi, che presiedeva il processo in cui Mirco Sacchet era imputato per resistenza e ingiurie a pubblico ufficiale. Perché Mirco, 27 anni, era già in carcere, a Belluno, dove stava scontando gli ultimi mesi di pena per un furto d’auto, e nel frattempo si è suicidato. In cinque giorni ci sono stati quattro suicidi nelle carceri italiane, 22, 23, 25, 27 anni l’età di questi ragazzi. Ad essere cinici, Mirco Sacchet con il suo suicidio ha liberato un posto in galera e ha alleggerito la Giustizia, sempre più ingolfata, di un procedimento penale.
Crescere educando
In un territorio a rischio di criminalità giovanile come la Sicilia, nasce un progetto che porta proposte nuove e ricche di contenuti formativi nei Centri di prima accoglienza di Palermo, Messina e Caltanissetta e nelle comunità per minori di Palermo e Messina. I numeri sono importanti: ben 300 giovani, tra i 14 e i 21 anni, saranno coinvolti in percorsi che mettono al centro la creatività, anche come risposta al grigiore e alla tristezza della condizione di chi, ancora ragazzo, è già “intrappolato” nel circuito penale. Gli obiettivi sono realizzare due imbarcazioni a vela da sei metri e imparare ad andare in barca, leggere e scrivere una sceneggiatura e produrre un cortometraggio, e creare una web radio. L’iniziativa è promossa dalla cooperativa sociale Azzurra di Palermo ed è finanziata dall’assessorato regionale alla Famiglia.
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