Non profit

Così si misura la salute di un’impresa

di Redazione

Lo stato patrimoniale
Lo stato patrimoniale fotografa il patrimonio dell’impresa in un dato momento, mettendo a confronto attività e passività. Attraverso questo documento è possibile individuare quali sono le fonti di capitale e quali sono gli investimenti effettuati dall’impresa. La struttura del documento prevede cinque riquadri, due dei quali dedicati alle attività, mentre i restanti alle passività. La parte delle “Attività” riporta come è stato speso il denaro in possesso dell’azienda ed è a sua volta ripartita in due grandi categorie (le attività immobilizzate e le attività correnti). La colonna delle “Passività” indica invece da dove è stato preso il denaro, compreso quello versato dai proprietari stessi ed è formata da tre componenti (capitale netto, prestiti a lungo termine e passività correnti).

Il conto economico
Il cardine del principio di economicità è l’equilibrio tra costi e ricavi.I costi sono le spese che l’azienda deve sostenere per acquistare i fattori di produzione, beni e servizi necessari al perseguimento delle finalità proprie dell’impresa. Per ricavo si intende invece il valore monetario attribuibile ai beni e ai servizi venduti dall’impresa nello svolgimento della propria attività economica finalizzata al conseguimento dell’oggetto sociale.Dal punto di vista finanziario, le uscite misurano i costi e sono una componente negativa di reddito, mentre le entrate misurano i ricavi e sono una componente positiva. Entrambi vanno iscritti nel conto economico di esercizio, parte fondamentale del bilancio di esercizio. La differenza tra i ricavi e i costi va a costituire il reddito di esercizio, che determina il risultato economico della gestione di un certo periodo amministrativo (solitamente un anno). Quando questa differenza è positiva, perché i ricavi superano i costi, si parla di utile di esercizio; viceversa quando i costi superano i ricavi si verifica una perdita di esercizio.

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