Non profit

Aromatizzanti nel mirino: obiettivo sicurezza

Al vaglio degli esperti dell'autorità europea per la sicurezza alimentare oltre 2mila sostanze, la maggior parte sono sicure

di Redazione

Gli scienziati dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) hanno completato la prima fase di una revisione globale della sicurezza di 2.067 sostanze aromatizzanti in uso nell’Unione europea. Basandosi sul lavoro dell’Efsa, la Commissione europea istituirà un elenco di sostanze aromatizzanti che potranno continuare a essere impiegate nel Vecchio Continente.

Il gruppo di esperti scientifici dell’Efsa sugli aromatizzanti, il gruppo Cef, ha rilevato che la maggior parte delle sostanze aromatizzanti, 1.667 per l’esattezza, non destano preoccupazioni dal punto di vista della sicurezza. Per poter completare le valutazioni, il gruppo di esperti scientifici ha chiesto ai produttori di sostanze aromatizzanti di fornire ulteriori dati su circa 400 sostanze. Una volta ricevuti i dati, l’Efsa provvederà a effettuare una nuova valutazione.

«Si tratta di un importante traguardo in termini di protezione dei consumatori – spiega il presidente del gruppo di esperti scientifici Cef, Klaus-Dieter Jany – Per la prima volta tutte le sostanze aromatizzanti attualmente disponibili per l’impiego nell’Ue sono state valutate in maniera indipendente a livello europeo quanto a sicurezza, sulla base dei più recenti dati scientifici disponibili e conformemente ai medesimi rigorosi criteri. Nella maggior parte dei casi le sostanze sono state dichiarate sicure, ma per molte di esse il gruppo di esperti scientifici ha chiesto di presentare ulteriori dati. Ciò non significa necessariamente che tali sostanze rappresentino un rischio per la salute, ma solo che abbiamo bisogno di informazioni supplementari per poter completare le nostre valutazioni sulla sicurezza».

L’Efsa darà anche avvio alla valutazione delle richieste di autorizzazione di nuovi aromatizzanti, sulla base delle nuove linee guida ultimate dopo una consultazione online e un seminario con le parti interessate. L’Autorità europea sta inoltre sviluppando una banca dati sulla sicurezza di queste sostanze che sarà resa disponibile online.

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