Mondo

Obama, «Dialogo con i musulmani»

Il Presidente degli States ha detto: «Possiamo scegliere di fare il lavoro duro e creare una base comune, impegnandoci per un progresso comune»

di Redazione

 ”Le relazioni tra gli Usa e le nazioni musulmane sono state difficili per molti anni. Da presidente è una mia priorità iniziare a ripararle”, ha detto. ”Possiamo scegliere di definirci per le nostre differenze e accettare un futuro di sospetti e sfiducia. Ma possiamo scegliere di fare il lavoro duro e creare una base comune, impegnandoci per un progresso comune”, ha poi aggiunto, sottolineando che il riavvicinamento richiede l’impegno di tutti.

La mano tesa del presidente al mondo islamico è stata simbolizzata anche dalla sua visita alla moschea Istiqlal, la piu’ del grande del sudest asiatico. Nel corso del discorso, tra le ovazioni della folla, Obama ha sfoggiato qualche parola di indonesiano, ricordato della sua infanzia nelle strade della capitale indonesiana e lodato i progressi del Paese, da lui definito un esempio per il mondo per i progressi democratici e la coesistenza religiosa. La visita lampo è stata anche l’occasione per il governo indonesiano per commemorare la madre di Obama, Stanley Ann Dunham, che ha lavorato per anni nel Paese. Il presidente Susilo Bambang Yudhoyono l’ha ricordata conferendogli una delle onorificenze più importanti del Paese.

Obama ha accettato la medaglia ‘Bintang Jasa Utama’ con un accenno di commozione. Non è mancato neanche l’angolo polemico. Il ministro della Comunicazione, Tifatul Sembiring (già famoso per una serie di commenti estremisti contro i gay e non-musulmani), ha detto via Twitter che è stato ”costretto a stringere la mano alla first lady Michelle”. Da buon musulmano, Tifatul dice che ne avrebbe fatto a meno poiché Michelle non è parte della sua famiglia e perche’ i musulmani non devono toccare donne estranee. Youtube ha però smascherato il ministro, mostrandolo felicissimo dell’occasione.

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