Non profit
L’Enpa chiede il 118 veterinario
Dopo la presentazione della prima unità mobile di soccorso per gli animali, da aprile il tour itinerante per firmare la petizione
di Redazione
Si chiama “Isotta” (dal nome di una gatta che è stata salvata dal terremoto in Abruzzo dalle Guardie Zoofile Enpa del Nucleo di Cuneo) la prima unità mobile di soccorso veterinario per le gravi emergenze presentata a Milano dall’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali). Si tratta di un mezzo speciale allestito con i più moderni e avanzati dispositivi medico–veterinari, tra cui una macchina per l’ossigenoterapia; una lettiga speciale per il trasporto di animali fino a 100 chilogrammi, che può essere usata anche su terreni accidentati e trasformata in tavolo operatorio itinerante; guide per il carico di animali pesanti e un porta-feriti supplementare.
L’unità di soccorso veterinario “Isotta” rappresenta però solo un primo tassello – reso possibile anche grazie al supporto dei partner di Enpa, Pizzardi Editore e Royal Canin – di un progetto più articolato: sollecitare l’istituzione del 118 veterinario.
A partire da aprile e fino a giugno, “Isotta” sarà impegnata infatti nella campagna “Soccorrerli, un gesto di civiltà”, un tour itinerante che toccherà alcune delle principali città italiane, durante il quale i cittadini potranno contribuire attivamente alla creazione del 118 veterinario firmando la petizione dell’Enpa.
«Con l’iniziativa “Soccorrerli, un gesto di civiltà” l’attività dell’Enpa acquista una modalità “in movimento” per aumentare la sensibilità dei cittadini nei confronti dei modi corretti ed utili di intervenire in soccorso degli animali sia in condizioni di normalità sia in condizioni di emergenza.», ha detto presentando la campagna il presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, che ha aggiunto: «questo per l’Enpa rappresenta il miglior modo di celebrare i 140 anni della propria storia. L’Enpa è nata infatti nel 1871 dalla sensibilità di Garibaldi che, vedendo due muli girare con fatica una macina si impietosì della loro sorte e chiese al Re Vittorio Emanuele di istituire quella che allora prese il nome di Società di Protezione degli Animali. Da quel giorno ci siamo occupati ininterrottamente di soccorrere gli animali, alleviare le loro fatiche, impedirne i maltrattamenti e promuovere le leggi a loro tutela».
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