Non profit

Soleterre: “E’ emergenza umanitaria”

L'appello della ong per non dimenticare la difficile situazione del paese: "I rifugiati nella vicina Liberia potrebbero raggiungere quota 100mila"

di Redazione

Mentre tutti gli occhi sono puntati su quanto sta avvenendo in nord Africa, la crisi in Costa d’Avorio sta interessando l’ovest del continente prefigurando una nuova catastrofe umanitaria, causata dalle controverse elezioni dello scorso novembre e dalla crisi post-elettorale. La denuncia è di Soleterre, ong attiva nel paese.

Gli scontri tra l’esercito, rimasto fedele a Laurent Gbagbo, e le milizie di Alassane Ouattara, riconosciuto dal mondo come il nuovo presidente, hanno costretto decine di migliaia di persone all’esodo. Le violenze stanno avvenendo soprattutto nella parte occidentale del Paese e la via di fuga più vicina è la Liberia.

Circa 40.000 rifugiati sono già arrivati in questo Paese e, secondo le organizzazioni umanitarie, entro aprile il numero potrebbe crescere fino a 100.000.

Soleterre ha deciso di rimanere nel Paese a fianco della popolazione sempre più bisognosa, che,con la stagione delle piogge alle porte, avrà urgente bisogno di medicinali, acqua, cibo e ripari. La ong ricorda che attraverso il sostegno al progetto “Orfani d’Amore” sarà possibile intervenire a favore della popolazione civile, che, come sempre accade, è la prima a subire le conseguenze derivanti dagli  interessi politici ed economici.

“Le inziative da parte dell’Unione africana e delle Nazioni Unite rimangono vane”, dicono da Soleterre, “il timore è che la Costa d’Avorio possa piombare nuovamente in una lunga guerra civile con esiti peggiori di quella formalmente conclusasi nel 2004 mentre il mondo, ancora una volta, guarda altrove”.  

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