Cinque uomini e una donna: il direttore generale e il direttore dell’Areu Lombardia Alberto Zoli e Marco Salmoiraghi, il direttore del servizio Igiene pubblica dell’Asl di Milano Giorgio Ciconali, il primario di Chirurgia dell’ospedale Circolo di Varese Eugenio Cocozza, l’infettivologo dell’ospedale Niguarda di Milano Alberto Volonterio, Gloria Natali Sora, farmacista clinica degli Ospedali Riuniti di Bergamo. Questa – a quanto riferisce l’agenzia Adnkronos Salute – la squadra italiana – tutta lombarda – pronta a partire per la Tunisia per valutare i fabbisogni sanitari dei profughi dalla Libia.
Il gruppo dei 6 tecnici sanitari – e non cinque com inizialmente riferito – potrebbe partire per Tunisi già in serata, anche se prima del via libera c’è ancora da mettere a punto una serie di misure legate alla sicurezza della squadra. Proprio ora è in corso una riunione al ministero degli Interni – presenti il ministro Roberto Maroni, il capo della Polizia Antonio Manganelli, il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, l’assessore alla Sanità della Lombardia, Luciano Bresciani – per studiare il trasferimento dell’equipe nella massima sicurezza
Una volta atterrato a Tunisi, la task force si trasferirà nella zona più calda, al confine con la Libia, dove si stanno ammassando migliaia di persone in fuga. Nessuno sa esattamente quante sono, e il lavoro dei 6 esperti italiani sarà proprio quello di fotografare lo scenario. E capire soprattutto le reali esigenze ed emergenze sanitarie, ognuno per le sue competenze. Una volta che il quadro sarà chiaro, le informazioni acquisite verranno inoltrate a Roma, così da facilitare quanto annunciato dal Governo: l’apertura di un campo profughi da costruire al confine tunisino con la Libia e destinato ad assistere le migliaia di sfollati, tra cui molti egiziani.
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