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Misericordie pronte a partecipare alla missione umanitaria

Lo ha dichiarato il presidente Roberto Trucchi

di Redazione

Il Presidente della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia, Roberto Trucchi, ha dato la disponibilità delle Misericordie, qualora venissero attivati dagli organismi preposti, a partecipare alla missione umanitaria in Tunisia per dare assistenza alle tante persone in fuga dalla Libia ammassati nei campi profughi allestiti alle frontiere con la Tunisia.

I membri del Consiglio di Presidenza Nazionale della Confederazione delle Misericordie d’Italia, insieme al Presidente Roberto Trucchi, hanno visitato nei giorni scorsi il Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo S. Anna di Isola di Capo Rizzuto.

Nell’esprimere apprezzamento per l’infaticabile lavoro svolto dagli operatori, il Presidente delle Misericordie Trucchi, ha rilasciato queste dichiarazioni:

«La crisi nel Nord Africa si sta manifestando in tutta la sua gravità. La rivolta, iniziata in Tunisia si è estesa in tutti i Paesi musulmani ed ora, in tutta la drammaticità di una guerra civile, in Libia. Il presidente della Cei Cardinal Bagnasco, ha avuto modo di evidenziare che “quando un popolo viene oppresso per troppo tempo da un regime che non rispetta i diritti umani, prima o poi scoppia”. Si fa, dunque, concreto il rischio di una catastrofe umanitaria con migliaia di sfollati interni, rifugiati e richiedenti asilo che si potrebbero riversare in tutto il Nord Africa e nella sponda nord del Mediterraneo, riversandosi poi nel nostro Paese».

«Le Misericordie – ha continuato Trucchi – seguono con apprensione i fatti che si stanno verificando nel Nord Africa e si stanno preparando ad affrontare un’emergenza umanitaria senza precedenti che potrebbe investire il nostro Paese. Riteniamo, però, che il prodursi di improvvisi flussi migratori, anche di rilevanti dimensioni, va guardato senza inutili allarmismi ed affrontato con la serenità di una nazione chiamata più volte ad affrontare emergenze umanitarie».

La direttrice del Campo Liberata Parisi ed il suo collaboratore Francesco Tipaldi hanno avuto occasione di illustrare le attività lavorative ed umanitarie svolte all’interno del centro, in particolare l’esperienza dell’emergenza di questi ultimi tragici giorni.

Le Misericordie sono da anni impegnati nell’accoglienza e assistenza dei migranti che giungono sulle nostre coste anche al fianco delle tante comunità cristiane che, nel silenzio, operano attivamente in favore di quanti riescono a raggiungere le nostre coste.

Fin da subito si è attivata per l’accoglienza di centinaia di persone che da Lampedusa sono state trasferite a Crotone nel centro di accoglienza gestito dalle Misericordie, rispondendo prontamente alla richiesta avanzata dal Ministero dell’Interno.

«A livello nazionale le Misericordie – ha sostenuto il Responsabile Immigrazione della stessa Confederazione Leonardo Sacco – stanno partecipando a tavoli ed incontri, fornendo utili indicazioni per la redazione di un piano di accoglienza straordinaria, manifestando la propria disponibilità a collaborare per la gestione di Villaggio della Solidarietà che sta per sorgere a Mineo (CT)».

«A livello locale – ha continuato Sacco – le Misericordie stanno censendo tutte le strutture disponibili sui loro territori e che possono essere messe a disposizione del Governo per garantire una pronta accoglienza in caso di insufficienza dei posti ora disponibili. Un’attenzione particolare è rivolta verso le donne e i minori. Le Misericordie, pur comprendendo le preoccupazioni di sicurezza espresse da più parti, ritengono che debbano essere sempre garantiti i diritti fondamentali delle persone vittime di violenza».

«Fermo restando la possibilità di accesso alla procedura per il riconoscimento della protezione internazionale – ha aggiunto Sacco – le Misericordie, così come tante altre organizzazioni umanitarie, ritengono che sussistano le condizioni per dare attuazione alla Direttiva 2001/55/CE del 20 luglio 2001, attuata dallo Stato Italiano con il decreto legislativo 7 aprile 2003, n. 85 che stabilisce norme minime per la concessione della protezione temporanea da adottare nelle attuali circostanze».

«È  chiaro ed evidente che tutto questo non può essere realizzato da soli – ha concluso il Responsabile Immigrazione della Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia Leonardo Sacco – Si è fermamente convinti, oggi più che mai, che sia necessario unire le forze e l’esperienza maturata in questi anni per dare risposte certe, senza inutili proclami che creano barriere e divisioni che per nulla aiutano il processo di accoglienza».

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