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Nissim: “Assurdo l’arresto di Jovan Divjak”
Il presidente del Comitato foresta dei Giusti difende l'uomo che lotta da anni per i diritti dei giovani vittime della guerra
di Redazione
“Jovan Divjak è un uomo di grande coraggio e dirittura morale, che non si è mai tirato indietro, in un Paese lacerato, di fronte alle scelte difficili, e in grado sempre di assumersi una responsabilità personale, impegnato nel dialogo tra le etnie e per creare un avvenire migliore per i giovani”. Così Gabriele Nissim, presidente del Comitato Foresta dei Giusti, ha commentato la notizia dell’arresto dell’ex generale dell’esercito bosniaco accusato di crimini di guerra dal governo serbo.
Nissim, che ha intervistato a lungo il generale a Sarajevo nel 2000 e ne offre un ritratto nel suo ultimo libro “La Bontà Insensata”(ed. Mondadori), si è detto incredulo rispetto all’intera vicenda ritenendo “assurdo l’arresto di chi si è battuto per la libertà e contro ogni forma di discriminazione mentre sono ancora a piede libero due veri criminali di guerra come Ratko Mladic e Goran Hadzic”.
Considerato da molti un vero e proprio eroe, dopo aver lasciato la carriera militare Jovan Divjak ha proseguito il proprio impegno in difesa dei perseguitati fondando “Education Builds Bosnia”, l’associazione attraverso la quale, senza alcuna distinzione d’identità, offre aiuto ai bambini e ai giovani rimasti orfani e vittime della pulizia etnica a Sarajevo
Il Comitato Foresta dei Giusti, che da tempo annovera Divjak tra le figure esemplari per il suo impegno a favore della riconciliazione dei popoli dell’ex Jugoslavia, si unisce alle migliaia di persone scese in piazza a Sarajevo e invita il Comune di Milano a sostenere la protesta, nella speranza di un imminente rilascio di Divjak.
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