Mondo
70mila bambini sfollati
Lo sostiene Stephen McDonald, coordinatore dell'intervento di emergenza di Save the Children
di Redazione
”Siamo estremamente preoccupati per gli almeno 70mila bambini sfollati a causa del terremoto e dello tsunami. Moltissimi hanno perso le loro case e sono stati costretti a rifugiarsi in posti insicuri e disagiati come i centri di evacuazione che potrebbero indurre in loro ulteriore ansia e paura. C’e’ poi il rischio che un certo numero di bambini sia rimasto separato dai propri genitori e familiari”. Lo afferma, dal Giappone, Stephen McDonald, coordinatore dell’intervento di emergenza di Save the Children. ”E’ fondamentale provvedere subito a un supporto sia per i bambini che per i genitori, per aiutarli a fare fronte al devastante impatto del terremoto. Save the Children ha gia’ inviato un team a Sendai, l’area piu’ colpita, stabilendovi una base operativa”, aggiunge McDonald. Un altro team dell’ong e’ dispiegato lungo la strada da Tokyo a Sendai per organizzare e allestire delle ”aree sicure” per i bambini, degli spazi dove possano giocare e divagarsi, permettendo ai genitori di registrarsi per ottenere gli aiuti e l’assistenza d’emergenza. Save the Children inoltre avviera’ anche delle attivita’ di ricongiungimento dei minori rimasti soli e separati dai genitori. Per supportare l’immediato intervento di emergenza l’organizzazione internazionale lancia un appello per la raccolta di 5 milioni di dollari. Per donazioni per l’emergenza in Giappone l’ong segnala l’indirizzo http://www.savethechildren.it/giappone
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