Non profit

Chi è a capo della missione? Europa in ordine sparso

Diverse le posizioni. E intanto Oslo sospende il proprio appoggio

di Redazione

A suo modo il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, è stato chiaro. Nel caso in cui non si arrivasse ad un accordo sul comando Nato per l’operazione “Odissea all’alba”, l’Italia potrebbe decidere di assumere il controllo delle proprie basi. Lo ha detto il numero uno della Farnesina, in una conferenza stampa al termine della riunione dei colleghi dei 27. Se non si arrivasse ad un comando unico sotto l’ombrello della Nato, «dovremo trovare un modo affinché, se ci fosse la moltiplicazione dei comandi, l’Italia assuma la responsabilità del controllo sulle proprie basi».

Della necessità di un comando alla Nato aveva parlato anche il ministro della Difesa Ignazio La Russa al termine del Consiglio dei Ministri. «Riteniamo che il comando delle operazioni per l’applicazione della risoluzione sia opportuno che passi alla Nato – ha spiegato La Russa – perché la linea di comando della Nato è collaudata e perché gli assetti sono già prestabiliti, determinati, di più sicuro e utile impatto e perché il controllo della qualità degli interventi rispetto alle prescrizioni della risoluzione avverrebbe in maniera più chiara e trasparente».

La Lega Araba, dal canto suo, però, non vuole che sia la Nato ad assumere il comando delle operazioni militari in Libia. Lo ha confermato il ministro degli esteri francese Alain Juppe’ al termine della Consiglio Ue con i colleghi dei 27.

Distinguo dopo distinguo, a marcare qualche distanza ci pensano gli Emirati. La partecipazione degli Emirati Arabi Uniti alla no-fly zone sulla Libia sarà limitata all’assistenza umanitaria. E’ quanto hanno precisato le autorita’di Abu Dhabi citate da al-Jazeera, dopo che nelle scorse ore si e’ diffusa la notizia dell’impiego sui cieli libici di arei da guerra del paese del Golfo.

Come a dire. Non si sa chi comanda, chi dovrà farlo, si sa che probabilmente non sarà la Nato e che il rischio che alcuni paesi si defilino lungo il cammino è concreto.

Intanto, ad esempio, le forze messe a disposizione dalla Norvegia per la missione in Libia non verranno impiegate “fino a quando non sara’ chiarito chi ha il comando delle operazioni”. Lo ha annunciato il ministro della Difesa norvegese, Grete Faremo.

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