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Garante: trasparenza o “giustizia fa da te”?

Intervista a Francesco Pizzetti sui rischi di una eccessiva trasparenza

di Redazione

Il concetto di trasparenza ”e’ un valore per la nostra societa’. Ma dobbiamo guardarci dai possibili eccessi: vedo emergere una sorta di versione digitale del concetto di farsi giustizia da soli”. Lo sottolinea il Garante per la protezione dei dati personali, Francesco Pizzetti, in un’intervista al quotidiano ‘La Stampa’.

”Da due o tre anni -rileva Pizzetti- stiamo assistendo ad un completo rovesciamento di prospettiva: la trasparenza e’ diventata il valore dominante e il diritto a conoscere sta trascolorando nel diritto al controllo di tutti su tutti”. Sul piano sociale ”ci stiamo trasformando in controllori, che a loro volta pero’ rischiano continuamente di essere controllati. La voglia di trasparenza e’ diventata uno stato di denuncia permanente di abusi veri o presunti”.

”Va benissimo denunciare le buche in strada, gli abusi edilizi e cose del genere. Pero’ -avverte Pizzetti- dobbiamo fare attenzione. Questa generale voglia di trasparenza e’ indotta anche dalla crescente sfiducia nelle istituzioni, diffusa in particolare tra i govani, che puo’ portare a qualcosa di piu’ di un salutare controllo sulla pubblica amministrazione”.

”Una realta’ cosi’ -osserva il Garante- sarebbe una societa’ dell’incubo. Non piu’ un solo Grande Fratello che controlla tutti, ma ciascuno che spia su ogni altra persona. Dobbiamo stare attenti a cio’ che le tecnologie ci permettono di fare. Perche’ posso avere un ragionevole desiderio di mandare in giro foto di tutti coloro che parcheggiano in terza fila, o dei motorini sui marciapiedi. Ma cosi’ c’e’ anche il rischio di vivere tutti nel timore di venire continuamente spiati. Al di la’ delle buonissime intenzioni di ciascuno di noi, rischiamo di essere prede e cacciatori nello stesso tempo”.


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