Mondo
La communicazione della Ashton allo sbando
Gaffe dei portavoce dell'Alto Rappresentante Ue per gli Esteri sulla lettera di Msf ai leader europei
di Redazione
A Bruxelles i giornalisti corrispondenti farrebero carte false pur di non assistere alle conferenze stampe di Catherine Ashton. Tutti si accordano per dire che le apparizioni dell’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell’Unione Europea nell’aula stampa del Consiglio sono di “una noia mortale”. Molti naturalmente vi partecipano per dovere, convinti che la strategia di communicazione adottata dalla Ahston e dal suo entourage si riduca a risposte di circostanza.
La conferenza stampa di giovedi’ scorso non doveva sfuggire a queste regole sacrosante. Alla domanda di un collega sulla situazione in Tunisia e gli incidenti che si stanno molteplicando alla frontiera con l’Egitto, i portavoce della Ashton non hanno tradito le aspettative: “Non abbiamo molto da dire, stiamo verificando. Certo seguiamo la situazione in Libia e nei paesi limitrofi. Ed è altrettanto certo che questa situazione non deve avere ricadute (negative) in altri paesi. Ma non posso aggiungere altro”.
Niente di sorprendente, se non che il collega insiste e rivolge un’altra domanda chiedendo a Michael Mann e Maja Kocijancic qual’è la reazione della Ashton o del presidente della Commissione europea Barroso alla lettera inviata da Medici senza frontiere a tutti ai dirigenti europei e ai presidenti delle istituzioni Ue. Questa lettera era stata pubblicata su 13 giornali europei in edicola un bel po’ di ore prima della conferenza stampa. Ed ecco le risposte, una più incredibile dell’altra: “Non siamo al corrente”, seguito da un “se ci puoi anticipare domande come questa, ci dai il tempo di verificare”.
Che la Ashton non avesse avuto il tempo di reagire è comprensibile. I briefing della commissione si svolgono solitamente alle 12h00-12h30. A quell’ora l’Alto Rappresentante degli Affari Esteri Ue si trovava a New York, con un fuso orario di meno sei ore. Ma che i suoi portavoce non sapessero nulla a riguardo di una lettera scritta da una delle più importanti ong internazionali su un tema bollente di politica estera, ce ne vuole. A quando la prossima gaffe?
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