Non profit
Servizio civile: più ragazzi al nord
La Lombardia guida la la lista delel Regioni che hanno ottenuto maggiori risorse
di Redazione

Ecco i numeri della ripartizione 2011 dei giovani di servizio civile tra Regioni e Pubblica amministrazione, secondo la nuova modalità decisa dagli assessori regionali competenti, in occasione della Conferenza Stato-Regioni, basata esclusivamente sulle percentuali del Fondo nazionale Politiche sociali (FNPS).
Secondo la tabella diffusa dal sito esseciblog registrano aumenti in valore assoluto Regioni come Lombardia (+251 posti), Toscana (+154 posti), Emilia Romagna (+112 posti), Liguria e Piemonte (+100 posti ciascuna), mentre arretrano di più Sicilia (-675), Campania (-230), Puglia (-44) e Lazio (-42). Percentualmente, a beneficiare di più di questo cambio, è invece Valle d’Aosta (+140,0%), Liguria (+65,4%) e Friuli Venezia Giulia (+53,3%), mentre le più penalizzate sarebbero sempre Sicilia (-46,6%) e Campania ( -21,5%).
Per questo, la questione ha già suscitato molte polemiche, con una botta e risposta a distanza tra il Sottosegretario con delega Giovanardi, e il sen. Giampiero D’Alia (Udc – Misto) che con un’interrogazione parlamentare ha protestato per la possibile penalizzazione della Sicilia e ha accusato la Lombardia di essere l’unica beneficiaria di questo cambio. Lombardia a sua volta difesa dall’on. Erica Rivolta (Lega Nord), che con una nota diffusa giovedì scorso ha ricordato come la scelta del criterio si basa su elementi oggettivi e come esso sia in linea con quanto già in uso in altri settori (welfare, giovani, formazione), nonché che a crescere non sarà una sola regione. Leggi qui in PDF la nota dell’on. Rivolta.
«Un riequilibrio necessario» dichiara Primo di Blasio, presidente della Cnesc. Che aggiunge: «Noi stessi avevamo suggerito di ricalibrare le risorse in favore del nord, ma caso mai seguendo il criterio demografico della presenza di giovani sul territorio, in funzione del riscoperto interesse di questi ultimi nel Nord Italia». Un interesse che era andato scemando negli ultimi anni, fino a quando, anche al Nord, la crisi economica ha spinto molti a prendere in considerazione questa opportunità formativa. E ora? «Tutto è migliorabile. Vedremo nei prossimi mesi» conclude Primo di Blasio e con lui la Cnesc che si dice contenta del nuovo corso.

[fonte: Esseciblog]
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